Duemila chili di gelati a cono e a stecco sono stati sequestrati e distrutti in porto a Livorno. Provenivano dagli Stati Uniti ma erano segnati come di produzione italiana. Sono entrati in azione la guardia di finanza e l’ufficio delle dogane di Livorno A destare i dubbi era la mancanza di alcune importanti informazioni richieste dalla normativa sanitaria unionale relative alla filiera produttiva e al rispetto della cosiddetta “catena del freddo” del prodotto destinato all’importazione presso il porto di Livorno. I sospetti si sono concentrati su due certificati sanitari dichiarati essere stati emessi dalle Autorità sanitarie della Lombardia e presentati per attestare la tracciatura del prodotto di rientro dagli USA. L’attività d’indagine svolta dai funzionari ADM del Reparto antifrode e dai militari della Guardia di Finanza ha confermato che si trattava di documentazione falsa, presentata per indurre in errore il personale del Ministero della Salute, al fine di poter importare e, quindi, commercializzare prodotti privi di una effettiva tracciatura.
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