Le parlamentari Nicchi e Petraglia (SI) presentano un’interrogazione parlamentare. Chiedono di far luce sui disagi del pronto soccorso e sui lunghi tempi d’attesa.
Pazienti svegliati nel cuore della notte e trasferiti di reparto, barelle nei corridoi, liste d’attesa infinite, tempi record per le mammografie. E’ la situazione dell’ospedale di Livorno, così come descritta da articoli apparsi sulla Nazione e sul Tirreno e dal sindacato Fials e su cui le parlamentari toscane di Sinistra Italiana Marisa Nicchi e Alessia Petraglia hanno presentato questo giovedi un’interrogazione parlamentare al ministro della sanità per “chiedere accertamenti urgenti sulle condizioni in cui versa l’ospedale livornese e prendere conseguenti provvedimenti per offrire un servizio sanitario degno di un Paese civile”.
“La situazione dell’ospedale di Livorno sta diventando insostenibile – afferma la deputata Marisa Nicchi – Ogni notte gli infermieri, come raccontato dai media, devono fare i salti mortali pur di garantire le cure a tutti i pazienti. Chiediamo a Regione e Ministero di effettuare un sopralluogo all’ospedale e risolvere la situazione, potenziando la struttura anche attraverso il coinvolgimento e l’assunzione di nuovi operatori sanitari. Ne va della salute dei livornesi”.
“Ancora una volta – aggiunge Petraglia – ci troviamo a commentare notizie che riguardano il peggioramento dei servizi sanitari pubblici. E’ necessario un deciso cambiamento, a cominciare dalla Regione, affinché si torni al più presto a investire nella sanità pubblica. Medici, infermieri, operatori sono spesso costretti ad operare in condizioni inaccettabili, soprattutto perché in gioco c’è la salute delle persone. Chiederemo di conto al Governo e ci attiveremo a tutti i livelli affinché venga fatta chiarezza sul perché, in quella che un tempo era una regione modello, si stia assistendo a un calo drammatico del livello dei servizi”.
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