Potere al Popolo: “Berlusconi non era un grande statista, né una grande persona. Era un nostro nemico.” >>>>>>>>>> “Non ci stiamo. Non con il nostro nome – si legge in una nota a firma Potere al Popolo Livorno – Il processo alla santificazione di uno dei mali degli ultimi 30 anni nel nostro paese è iniziato e non ci lascia stupiti, ma anzi, conferma ancora di più quanto la classe politica nostrana sia lontana dai nostri bisogni”.
“Silvio Berlusconi è stato un imprenditore criminale – prosegue la nota – che ha raggiunto la popolarità grazie ad accordi con la mafia, con leggi ad personam, con tagli alla scuola (ricordiamo quelli della riforma Gelmini come una delle peggiori manovre nei confronti dell’istruzione italiana, 8miliardi).
Che oggi tutti i partiti dell’opposizione in Parlamento – dal PD che sull’antiberlusconismo ha campato, passando per i 5 Stelle che sono cresciuti sullo “psiconano” e i comizi di Grillo, per arrivare a Sinistra Italiana e Aboubakar che scrivono parole ‘umane’ per ricordarlo – si subordino alla celebrazione della destra, la dice lunga su quanto Berlusconi abbia vinto”.
“Guardate le dichiarazioni di Schlein, Conte, Fratoianni – continua la nota – sono tutti dalla stessa parte, tutti d’accordo, tutti senza memoria. Una melassa buonista e ributtante, che parla di rispetto verso chi ha letteralmente determinato la morte di migliaia di persone nelle fabbriche, in mare, negli ospedali smantellati e regalati ai privati, l’emigrazione dal nostro paese di migliaia di giovani”.
“Noi non dimentichiamo la Bossi-Fini, non dimentichiamo i parlamentari comprati, gli accordi con la mafia, le parole verso Eluana Englaro “che poteva restare incinta”, lo spregio del genere femminile, i legami con i cattolici più oscurantisti, l’uso della cosa pubblica come affare privato…
L’unico vero problema per noi è che Berlusconi è morto troppo tardi. Ha avuto il tempo di governare e di fare danni. Ed ha avuto il tempo anche di farsi dimenticare e perdonare.
Solo per questo non stappiamo bottiglie, perché quello che Berlusconi ha avviato è ancora davanti a noi, è ancora al governo”.
“Ma certo – conclude la nota – non proviamo né tristezza né rispetto. Perché nulla ci unisce, nemmeno il cordoglio, come loro non lo hanno avuto per Carlo Giuliani, Stefano Cucchi, e tutti i ‘nostri morti. Siamo due mondi diversi. Teniamolo bene in testa”.
1 Comment
amaranto67
14 Giugno 2023 at 10:08veramente da vergogna, un partito che semina odio non dovrebbe far parte di un paese civile, si puo essere in disaccordo con chiunque e rimanere umani, fermo restando il vostro giudizio sulla persona si puo e si deve avere rispetto per la morte e per il dolore dei congiunti.
Mi domando, a che serve questa presa di posizione in questo momento? tra qualche anno saranno i libri di storia a dirci chi è stato berlusconi, di questo intervento sinceramente se ne poteva fare a meno.