Mercoledì 28 agosto con la cerimonia di apertura sugli Champs-Élysées e a Place de la Concorde a Parigi, si darà inizio alla XVII edizione dei Giochi Paralimpici, un’edizione record per la delegazione italiana in quanto a partecipazione, con 71 atlete e 70 atleti pronti a portare in alto il nostro tricolore. I giochi dureranno fino al 8 settembre e vedranno sfidarsi 4400 atleti da tutto il mondo in 549 eventi sportivi. Nella nostra delegazione Italiana, troviamo tanta Toscana, con 13 partecipanti tra atlete e atleti. Scopriamo insieme chi sono. Ambra Sabatini, nata a Livorno ma cresciuta e residente a Porto Ercole, classe 2002. Promessa dell’atletica fin da giovanissima, costretta all’amputazione della gamba sinistra sopra il ginocchio a causa di un incidente in motorino all’età di 17 anni. Un talento puro con già un oro alle spalle nella scorsa edizione delle paralimpiadi a Tokyo 2021 nei 100m piani T63 (atleti con amputazioni degli arti inferiori) e un record mondiale con annesso primo posto, conquistato lo scorso anno al campionato mondiale di Atletica a Parigi. Sarà lei la portabandiera della nostra delegazione insieme al pugliese Luca Mazzone, lei che senza sport non potrebbe vivere, come troviamo scritto sulla sua biografia riportata sul sito del comitato paralimpico: “ È la mia professione, è passione, concentrazione e condivisione delle vittorie con la squadra”. Un altro atleta proveniente dal grossetano è Valerio Romano Teodori, classe 1997, esordisce per la prima volta ai giochi paralimpici con il judo. Cieco dalla nascita, all’età di 8 anni mette piede sul tatami, abbracciando il judo e incarnando in lui i suoi valori. Greta Elizabeth Muti, di origine tedesca, nata ad Hannover ma residente all’Isola del Giglio, con la paralisi di Erbs alla spalla sinistra, gareggerà come capovoga dell’imbarcazione PR3 Mix nel canotaggio. Ama l’acqua e vede lo sport come un equilibrio tra mente e corpo. In rappresentanza della città di Livorno il 26enne Christian Volpi, il più giovane tra i canoisti in maglia azzurra a Parigi 2024. Scopre la passione per questo sport all’età di circa 10 anni ispirato dai fratelli che già lo praticavano, poi nel 2021 il tragico incidente in scooter che gli provoca l’amputazione trans femorale della gamba che, però, non blocca i suoi sogni. Ora scende in campo a Parigi con la voglia di sognare in grande. Gianluca Valori di Castagneto Carducci, atleta che gareggerà nel triathlon, affetto da una polineuropatia sensitivo motoria cronica che non gli permette di muovere le mani e le gambe dal ginocchio in giù. Sogna un podio a Parigi e promette di dare il massimo nella competizione per riuscire a portare in alto i colori della nostra bandiera. Nella pallavolo, o per meglio dire nel Sitting Volley, Giulia Aringhieri, livornese classe 1987, gioca come centrale. A 21 anni le diagnosticano la Sclerosi Multipla, una malattia che non le impedirà di continuare con lo sport arrivando a gareggiare nel 2021 alle paralimpiadi di Tokyo e con lo studio, ottenendo la Laurea in scienze infermieristiche. Nella sitting Volley sono state convocate dal ct Amauri Ribeiro anche le pisane Giulia Bellandi, Eva Ceccattelli, Sara Cirelli e la massese Elisa Spediacci, un gruppo tutto proveniente dal Dream Volley Pisa SSD ARL, campione d’Europa nel 2023. Da Siena Matteo Betti in gara per la scherma, classe 1985, alla sua quinta edizione dei Giochi Paralimpici. Si appassiona alla scherma all’età di 5 anni. L’emiparesi provocata da un’emorragia alla nascita, non ne compromette il percorso sportivo, votato unicamente al fioretto e alla spada. Nella scorsa edizione guadagna un quarto posto nel fioretto. Dal capoluogo Simone Ciulli nel nuoto, classe 1976, i suoi genitori lo portano in piscina fin da piccolo per attenuare i ritardi dello sviluppo nelle articolazioni del emisfero destro, legati ad una paralisi celebrare, ora il nuoto è divenuto la sua passione e la sua professione. Sara Morganti, 48enne di Castelnuovo in Garfagnana, in sella al suo a Royal Delight, il suo cavallo, è una veterana dell’equitazione. Partecipa per la prima volta alle Paralimpiadi di Londra del 2012, quelle di Parigi 2024 sarà la sua quarta edizione. A 19 anni la diagnosi della sclerosi multipla, una malattia affrontata anche attraverso l’equitazione, così come scritto nella sua biografia del Comitato Paralimpico: “Lo sport è una fonte di motivazione grandissima. Mi ha insegnato a superare gli ostacoli che incontro nella vita di tutti i giorni”
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