Ore 15,30 circa, intervallo, Livorno in vantaggio per 1 a 0 sulla formazione aretina. Un rapido sguardo alla classifica e per la prima volta dopo due mesi al primo posto troviamo la Pianese (vera rivelazione del campionato e uscita vincitrice dallo sconto con il Ponsacco), secondo posto per i nostri avversari e poi noi, terzi ma a soli quattro punti dalla capolista. Una sola giornata di campionato per cambiare le carte in tavola. Ma al 90′ (per la precisione 95′ visti i minuti di recupero) la situazione risulta nuovamente mutata, con la favorita Arezzo prima in classifica ma stavolta non più in solitaria vista la presenza della squadra di Vitaliano Bonuccelli e noi secondi, ma a sei punti dalla vetta e in compagnia del Poggibonsi e del Flaminia.
Il Livorno infatti alla fine riesce a portare a casa un solo punto, su cui in tanti sicuramente avrebbero messo la firma. Non e’ stata una settimana facile per i ragazzi di Collacchioni; l’esonero lampo e il reintegro a tempo record dovuto ad una squadra che ha fatto fronte comune per difendere il proprio tecnico, hanno sicuramente influito sulla preparazione settimanale della partita. Era vietato sbagliare da ambo le parti; quello che si chiedeva era una dimostrazione importante di carattere, fattore fondamentale per una squadra che sulla carta è tecnicamente meno forte della favorita Arezzo. Quest’anno c’è infatti solo una possibilità reale per provare a lasciarsi alle spalle l’inferno e approdare almeno in purgatorio, ed è arrivare primi. La partita di oggi ha dimostrato che la formazione di Indiani ha tutte le carte in regola per puntare alla vittoria del campionato e al di là dei nomi, quello che ha realmente
impressionato è la superiorità dimostrata nonostante la partita sia stata giocata da loro con un uomo in meno per la maggior parte del tempo. Successivamente all’espulsione del portiere Trombini e al goal di Frati, la formazione aretina si è visibilmente innervosita e ha fatto più fatica a imporre i loro schemi di gioco; ma nonostante questo, nel giro di poco ci ha fatto dimenticare il fatto che fossimonoi ad essere in undici contro dieci. Precisi, sempre primi sui palloni e pronti all’attacco anche dopo il pareggio avvenuto anch’esso su rigore e finalizzato da Settembrini (migliore in campo, già si era fatto notare in coppa Italia e meritava di essere tenuto sotto controllo) sulla respinta del nostro
portiere Fogli che era stata bravo a intuire e parare inizialmente il penalty.
Il Livorno ha avuto qualche guizzo grazie a Frati, migliore in campo dei nostri insieme a Russo che è riuscito a rendere inoffensivo un giocatore ostico come Diallo, ma per il resto ha dovuto subire per la maggior parte del tempo il gioco degli avversari chiedendo alla propria difesa di fare gli straordinari. Torniamo quindi a casa con un punto sicuramente importante ma non ancora sufficiente a cancellare i dubbi che da diverse giornate ci portiamo dietro. C’è bisogno di segnare, il 3-5-2 è il modulo che per antonomasia ci ricorda il Livorno più bello ma forse non abbiamo ancora tutti i giocatori necessari per metterlo in pratica. Lucarelli oggi sulla fascia non è stato incisivo e anche Lo Faso ha avuto momenti migliori. Probabilmente andava dato più spazio a Torromino (entrato a pochi minuti dal
termine) e provare a non giocare sulla difensiva.
Fra sette giorni al Picchi arriva L’Ostia Mare e subito dopo ci aspetta la gara contro la Pianese. E’ troppo chiedere di portare a casa almeno quattro punti? Abbiamo visto che le gare si decidono anche sulla base di singoli episodi, giocare per partecipare non è quello che ci si aspetta dal Livorno. Dobbiamo crederci fino alla fine, squadra,
allenatore, società, tifosi. Fra meno di un mese aprirà il mercato riparatore, sappiamo quali sono i nostri punti deboli. La gara è ancora lunga, non molliamo.
Agnese Gaglio
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