Nella giornata di venerdi, su ordine della Procura della Repubblica di Livorno, la Polizia di Stato ha eseguito l’Ordine di esecuzione di misura cautelare personale del Divieto di Avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, con prescrizioni, a carico di un cittadino livornese di 35 anni.
Nel corso delle indagini effettuate, la Squadra Mobile, sotto la direzione del Procuratore Capo, dr. Ettore Squillace Greco, ha raccolto, nei confronti dell’uomo, elementi probatori rilevanti circa i reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni aggravate, atti persecutori e violenza sessuale compiuti a carico dell’ex convivente (fatti avvenuti a partire dal 2016)
Le indagini sono iniziate a seguito di due denunce presentate dalla persona offesa e dalle successive precisazioni da lei rilasciate agli investigatori, nonché dalle testimonianze di numerose altre persone che erano a conoscenza dei fatti oggetto delle indagini.
L’attività investigativa ha fatto emergere i numerosi episodi di maltrattamenti sia fisici, consistiti in percosse che hanno costretto la parte offesa a ricorrere più volte alle cure del locale Pronto Soccorso, che verbali (ripetuti insulti e offese) che il reo ha messo in atto nei confronti dell’ex convivente a partire dal 2016 unitamente ad episodi di minacce gravi alla donna e ai suoi familiari.
Il reo ha compiuto anche il reato di violenza sessuale in due occasioni, costringendo la parte offesa a subire palpeggiamenti nonostante il diniego espresso dalla donna e l’episodio più grave, costringendola a subire un rapporto completo.
L’uomo si è reso responsabile anche di atti persecutori caratterizzati da numerosissime telefonate indirizzate all’ex convivente e pretese di essere ascoltato da quest’ultima.
E’ emerso un quadro di elementi probatori che allo stato supportano ampiamente l’ipotesi di accusa e hanno indotto il Gip a concedere la misura cautelare richiesta.
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