Sono terminati i lavori del terzo ed ultimo lotto del progetto di riqualificazione di piazza Attias e proprio in questi giorni gli operai rimuoveranno le transenne per aprire l’area alla città. Si conclude dunque il complessivo recupero architettonico della piazza che ha previsto tre distinti lotti d’intervento per una spesa complessiva di circa un milione e 800mila euro.
Con questo ultimo e terzo lotto piazza Attias torna ad essere fruibile in tutte le sue parti e a ricollegare piazza della Vittoria con l’Attias.
“Ebbi già modo di dichiararlo a inizio lavori; quest’area del terzo lotto non rappresenta un “retro” ma un’area riqualificata, vivibile e godibile dalla cittadinanza al pari delle altre due già realizzate – sottolinea l’assessore ai Lavori Pubblici Alessandro Aurigi. Anche qui infatti è stata realizzata una nuova pavimentazione, nuovi gli impianti di illuminazione e gli arredi (panchine, chaise longue e vasi), abolita ogni forma di barriera architettonica. “Proprio nell’ottica – tiene ancora a precisare l’assessore Aurigi – di rendere vivibile e frequentata dai cittadini anche questa parte della piazza”.
Nell’area campeggia già da alcuni giorni anche la grande “V” del maestro Fabrizio Breschi: una installazione artistica, analogamente a quanto realizzato nel primo lotto con la “A” di Renato Spagnoli, per segnare l’ingresso del complesso per chi entra da piazza della Vittoria. Una “V” dunque a ricordare la vicina piazza della Vittoria, un segno urbano destinato a diventare un riferimento visivo dell’area.
Manca a completamento dei lavori soltanto l’area giochi dei bambini che verrà realizzata con successivo appalto, già finanziato. E’ prevista infatti entro prossima primavera l’installazione di tre giochi a molla su un’area accessibile mediante una rampa di collegamento, dotata di ringhiera.
Iniziati nel settembre dello scorso anno, i lavori del terzo lotto sono stati realizzati da un’ATI (Associazione Temporanea d’Impresa) tra due ditte livornesi, Abate srl (capofila) e Frangerini Impresa srl.
Scheda storica – Piazza Attias è una delle principali piazze di Livorno. È stata realizzata solo negli ultimi decenni del Novecento in un’area centrale della città, al punto d’incrocio tra l’asse rettilineo proveniente da piazza Cavour e l’antico percorso delle guglie (corso Mazzini e corso Umberto); la linea delle guglie, fino al 1776, definiva l’area compresa tra la città fortificata e la campagna entro la quale era vietato costruire. La piazza prende il nome dalla storica Villa Attias, che fino al 1968, prima di essere demolita, fronteggiava il vicino Palazzo Santa Elisabetta. Dove oggi si apre la piazza un tempo si innalzava appunto l’antica Villa Attias, di origini seicentesche. Era proprietà dell’Opera del Duomo di Livorno e nel Settecento fu abitata da Jasach Attias, un mercante ebreo appartenente ad una delle più importanti famiglie livornesi. Agli Attias subentrarono, nel 1869, gli Scaramangà, famiglia di ricchi mercanti di origine greca, che nel 1871 incaricarono l’architetto Antonio Cipolla del restauro dell’edificio. Il restauro portò ad un notevole ampliamento della villa, che fu dotata di una sorta di cour d’honneur grazie alla costruzione di corpi di fabbrica laterali. Nel 1888 il complesso passò ad Elisabetta Rodocanacchi, moglie dello Scaramangà; in seguito la villa divenne proprietà della moglie di Luigi Orlando, Irma Maniscalco. Nel corso del Novecento la villa fu acquistata da Pedro Alessandro Bossio, console onorario della repubblica Argentina, che restaurò l’edificio e ne arricchì gli arredi ed il parco, dove fece collocare fontane marmoree dello scultore Luigi Brizzolara. La famiglia Bossio ne rimase proprietaria sino ai successivi anni sessanta. Nel 1968 l’immobile fu acquistato da una società che demolì la storica dimora per innalzarvi un palazzo; ciò portò alla formazione dell’attuale piazza Attias, dotata di parcheggio sotterraneo.
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