Un vero e proprio incubo quello vissuto domenica sera, 8 ottobre a San Pietroburgo da un livornese di 25 anni, Marco Vettraino, al centro di un raggiro architettato probabilmente da due ragazze e dai titolari di un locale, che poi è stato salvato dall’intervento della polizia russa,
La sera di domenica il ragazzo aveva deciso di andare a cena in un ristorante dove è stato avvicinato da due ragazze che lo hanno invitato e convinto, con insistenza, a proseguire la serata con loro in un locale. A un certo punto è infatti arrivato una sorta di cameriere, descritto come molto alto e fisico da buttafuori, che ha presentato al 25enne un conto salato: circa 800 euro. Marco ha provato a spiegare che si erano sbagliati ma le sue spiegazioni non hanno avuto alcun effetto. A quel punto ha detto che sarebbe potuto andare al bancomat a prelevare la cifra ma il bancomat in quel momento non funzionava. Il giovane è stato quindi portato e trattenuto tutta la notte in uno scantinato del locale dove è stato anche minacciato.
Solo grazie al wi-fi è riuscito ad avvisare la famiglia e ad inviare la localizazione della propria posizione tramite whats app che a sua volta ha immediatamente preso contatti con la Farnesina, la quale ha allertato il Consolato Generale di Italia a San Pietroburgo che ha avvisato la polizia russa. Trascorsa la notte, la mattina del 9 ottobre, quattro uomini lo hanno caricato in una macchina per condurlo ad un bancomat, che nel frattempo la famiglia aveva “caricato”. Mentre il 25enne prelevava è scattato il blitz della polizia russa. Gli agenti lo hanno tratto in salvo portandolo in commissariato dove poco dopo è arrivato un funzionario del Consolato per sincerarsi delle condizioni. La mattina del 10 ottobre il volo è rientrato in Italia.
Lascia un commento