Per morte sospetta di 10 pazienti. Sarà il gup di Livorno, il prossimo 18 gennaio, a decidere se mandare a processo Fausta Bonino, 57 anni, l’infermiera accusata dalla procura livornese di omicidio volontario plurimo per le morti sospette di 10 pazienti avvenute nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Piombino tra il 2014 e il 2015. Per l’accusa quelle morti furono causate dall’utilizzo, “deliberato e fuori dalle terapie prescritte”, di eparina in dosi tali da “determinare il decesso” per improvvise emorragie.
La procura ha chiesto il rinvio a giudizio anche per Michele Casalis (in foto), primario del reparto di rianimazione di Piombino, accusato di omicidio colposo plurimo: per il suo ruolo avrebbe dovuto vigilare sul personale del reparto e quindi anche sulla Bonino. La sua colpa, in sostanza, è quella di negligenza, imperizia e violazione dei protocolli terapeutici.
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