Questa La lettera appena inviata dal gestore alle istituzioni in seguito alle accuse mosse nei giorni precedenti dopo alcuni controlli:
In qualità di Presidente del Peter Pan vorrei gentilmente esporre quanto segue:
Siamo una realtà formata da tantissimi soci e ci dedichiamo da oltre 20 anni allo sport, musica, ludoteca, animazione per bambini. Collaboriamo con i servizi sociali del Comune di Livorno e abbiamo contatti con altri Comuni che ci mandano operatori a fare formazione da noi. Ospitiamo bambini disagiati gratuitamente offrendo sport e compleanni a chi non ha le possibilità. Abbiamo le telecamere e le mamme possono vedere i bambini soci dal proprio cellulare. Da circa 4 mesi abbiamo avuto 4’controlli. L’ultimo venerdì sera con 12 operatori tra comune finanza etc. che hanno fermato la musica dei piccoli e controllato tutto. Il sottoscritto, sempre molto disponibile con le istituzioni, ha dato tutte le informazione e documenti richiesti. Quella sera i soci hanno protestato perché i bambini si sono spaventati e la serata rovinata. Dai controlli ci contestavano la presenza la mattina di bambini di quasi 3 anni con le nostre collaboratrici. Non siamo un asilo la maggioranza dei piccoli hanno 3/4/5 anni solo qualcuno gli mancavano pochissimi mesi o giorni al raggiungimento del 3 anno. Il sottoscritto comunque ha provveduto subito ad avvisare tutte le mamme e ad allontanare i bambini al di sotto dei 3 anni. Precisiamo che non siamo un asilo, ma un’associazione sportiva dilettantistica e di promozione sociale, dove le mamme vorrebbero far giocare i loro bambini con le ragazze socie per non tenerli a casa. Le mamme non li portano negli asili convenzionati perché non ci sono posti e perché costano troppo. La nostra associazione da la possibilità di venire anche ad orari e con frequenze flessibili e soprattutto vedere il proprio piccolo sul cellulare. I piccoli al di sotto dei 3 anni vengono con le baby sitter o con le mamme anche di pomeriggio ma il Comune ci contesta solo la mattina. Pur rispettando le loro disposizioni ci siamo trovati sulla stampa. Inoltre ci minacciano di tornare. Non riusciamo a capire tutto questo accanimento. Da noi si fanno attività sociali e collaborano più di 15 soci che prendono rimborsi per i corsi e altro. Siamo ben disposti a dialogare e a rispettare le regole e a capire cosa non va. Siamo disperati e con la voglia di mollare e di andare in altri comuni. Chiediamo solo di lavorare e non di essere trattati come abusivi perché paghiamo le tasse e siamo onesti. Con umiltà ci piacerebbe migliorare e portare tutte le modifiche che ci chiedono ma rimanere a Livorno perché sarebbe una sconfitta per tutti. Il consenso di tantissima gente sulla nostra pagina peterpanlivorno e la raccolta di firme che stanno facendo ci rincuora che qualcosa di buono per Livorno abbiamo fatto.
Restiamo a disposizione se qualcuno vorrà ascoltarci.
Grazie e cordiali saluti
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