Via libera al rinnovo del protocollo per la promozione della sicurezza del lavoro nel porto di Livorno e negli stabilimenti industriali dell’area portuale, tra Regione Toscana e tutti gli enti e istituzioni che hanno un ruolo per la sicurezza nel porto (Direzione marittima di Livorno, Autorità di sistema portuale del mar Tirreno settentrionale, Ispettorato interregionale del lavoro, Inail, Direzione regionale vigili del fuoco Toscana, Comune di Livorno, Comune di Collesalvetti, Arpat, Ausl Toscana nord ovest). L’atto è stato deliberato nell’ultima seduta di Giunta, su proposta dell’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini.
Il protocollo, che è stato illustrato nella riunione del comitato regionale sulla sicurezza sul lavoro, lo scorso 29 giugno, ha la finalità di elevare gli standard di sicurezza sul lavoro dell’area industriale e portuale di Livorno mediante azioni e progettualità, che interessano sia l’ambito portuale sia gli stabilimenti industriali a rischio di incidente rilevante, garantendo sinergia e omogeneità di azioni tra tutti gli enti e istituzioni, preposti a fare controlli e a programmare attività in materia, in piena collaborazione e nel rispetto delle rispettive competenze.
“Intendiamo continuare a investire in iniziative e azioni, che favoriscano la sicurezza e la salute dei lavoratori con particolare attenzione alle realtà dove maggiori sono i rischi di infortunio – commenta l’assessore Simone Bezzini -. Rinnovando il protocollo per la sicurezza del lavoro nel Porto di Livorno puntiamo a rafforzare ancora di più la collaborazione tra le parti, a vantaggio della qualità della salute dei lavoratori e della loro sicurezza. Mi auguro che questa sinergia continui a crescere e contribuisca ancora di più a promuovere la cultura della prevenzione anche attraverso specifici progetti di formazione e informazione”.
Il porto di Livorno è, infatti, un’area particolarmente critica dal punto di vista della sicurezza sul lavoro, in quanto ai già elevati rischi derivanti dall’attività portuale si aggiungono i rischi dovuti alla presenza di numerose industrie a rischio incidente rilevante: è, quindi, fondamentale con il nuovo protocollo proseguire e potenziare l’attività già avviata dal 2015 di promozione, diffusione e consolidamento della cultura della salute e sicurezza in ambito portuale, con particolare attenzione al rischio da interferenze, adottando misure condivise tra i vari enti per migliorare la qualità e le condizioni di lavoro e per favorire la competitività e la sostenibilità.
Con il nuovo protocollo la regia politica dell’attività è assegnata al Comitato regionale sulla sicurezza sul lavoro, prevedendo, quindi, anche il coinvolgimento delle parti sociali, sindacali e datoriali.
Si istituisce poi un Gruppo tecnico che predispone un piano di attività annuale, da sottoporre all’approvazione del Comitato, che, principalmente: individua le problematiche in materia di sicurezza definendo indirizzi per affrontarle; definisce i criteri per lo sviluppo del sistema di sorveglianza sugli infortuni, il coordinamento delle attività di vigilanza e il controllo in materia di sicurezza di tutti i soggetti firmatari, ed anche i criteri per le modalità congiunte di ispezione; detta le linee di sviluppo delle procedure in materia di sicurezza; promuove interventi formativi e informativi negli ambiti lavorativi ritenuti maggiormente a rischio. Braccio operativo del gruppo tecnico è il “nucleo operativo” a cui partecipano anche rappresentanti delle parti sociali, sindacali e datoriali.
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