Un quadro tutto sommato positivo, che vede il recupero del porto di Livorno rispetto ai risultati registrati nel primo trimestre. E’ quanto emerge dal consuntivo del primo semestre dei porti del Mar Tirreno Settentrionale. Il Servizio Studi e Statistiche dell’AdSP segnala come da Gennaio a Giugno siano state movimentate poco più di 19 milioni di tonnellate di merce, con un -4,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un dato incoraggiante, vista la condizione da cui partiva il porto di Livorno.
Se il primo trimestre, chiusosi con un -17,2% sullo stesso periodo dell’anno precedente, aveva messo in luce il momento di difficoltà dello scalo labronico a causa del collasso registrato dal traffico delle rinfuse (-55%) e della battuta d’arresto del traffico delle rinfuse solide, diminuito del 24,5% sui primi tre mesi dell’anno precedente, la situazione è andata migliorando nettamente nel corso del secondo trimestre dell’anno, con la piena ripresa di entrambi i traffici, cresciuti rispettivamente del 2 e 7,3% rispetto ad Aprile-Giugno 2021.
La movimentazione delle rinfuse liquide di ENI, dimezzatasi tra Gennaio e Marzo, è tornata in positivo dal mese di maggio, mentre sul traffico delle rinfuse solide pesano ancora le incertezze delle guerra in Ucraina e l’azzeramento dei volumi di cereali: il consuntivo dei primi sei mesi è comunque chiaro e registra un -28,3% per le rinfuse liquide e un -9,7% per quelle solide.
General Cargo
Sebbene in lieve flessione (-1,7%), i dati semestrali hanno fatto registrare uno straordinario andamento della merce in break bulk, che ha totalizzato un +25,5%, in crescita continua in questo inizio anno.
Si tratta di un risultato che è dovuto essenzialmente all’aumento del traffico dei prodotti forestali, che ha superato nel primo semestre il milione di tonnellate movimentate (+24,4%): in positivo sia lo sbarco che l’imbarco, rispettivamente +20,7% e +72%. Sono dati che consolidano il ruolo di Livorno come hub portuale nazionale per questa categoria merceologica.
In leggera flessione, invece, sia la merce su rotabili che quella containerizzata in tonnellate, diminuite rispettivamente del 3,9 e del 3,7%.
Contenitori (TEU)
Il traffico containerizzato in unità ha invece messo a segno un aumento del 2,4% su gennaio-giugno 2021. L’aumento dei volumi è stato trainato soprattutto dalle ottime performance del traffico da e per l’hinterland, cresciuto del 17,7%.
In aumento sia la movimentazione dei contenitori pieni (+14,3%) che dei vuoti (+27,6%) che tuttavia costituiscono il 27,5% del traffico da/per l’hinterland. Da evidenziare l’incremento registrato dai container pieni rispetto al primo semestre dell’anno precedente sia in import (+12%) che in export (+15,8%).
Il traffico di trasbordo chiude invece il semestre con un calo del 39,1%, rappresentando oggi solo il 16% del totale dei container movimentati. Lo scorso semestre, il suo peso era pari al 26,9% del totale.
Rotabili
Il semestre si è chiuso in negativo sia per il traffico rotabile (-4,2%, con oltre 248 mila mezzi commerciali) che per quello delle auto nuove (-6,9%, con una movimentazione di oltre 242 mila unità).
Va però segnalato come su base trimestrale entrambi i settori abbiano gradualmente recuperato terreno rispetto ai dati negativi del periodo Gennaio-Marzo. Se i rotabili hanno ridotto il gap negativo del primo trimestre (chiusosi con un -5,6% sullo stesso periodo dell’anno precedente), per le auto nuove viene fatta registrare una prima importante inversione di tendenza, che si spera possa continuare anche nella seconda parte dell’anno.
Passeggeri
Il traffico passeggeri dei traghetti ha archiviato il semestre con una crescita dell’83,7% sullo stesso periodo del 2021 ed una movimentazione complessiva di quasi 820.000 passeggeri. Quantunque non siano stati ancora pienamente recuperati i volumi pre-pandemia, lo scostamento rispetto al primo semestre 2019 è di soltanto un -8,9%.
Anche il traffico delle crociere è risultato in ripresa rispetto alla situazione di crisi del periodo pandemico. Nei primi sei mesi sono stati effettuati 107 scali con oltre 122 mila crocieristi transitati dalle banchine labroniche.
Il 2022 si dovrebbe chiudere con 292 scali e circa 300 mila passeggeri (nel 2019 gli scali erano stati 379 ma c’era una ‘capacità di trasportabilità’ ben più alta. Una nave che oggi viaggia con 1.500 passeggeri, nel 2019 viaggiava con 4.000-4.500 passeggeri).
Se Livorno sta gradualmente recuperando il terreno perduto, Piombino e gli scali elbani consolidano nel secondo trimestre la crescita in doppia cifra registrata tra Gennaio e Marzo, archiviando il periodo Aprile-Giugno rispettivamente con un +19,6 e un +30,8%.
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