Saranno investiti 330 milioni per realizzare una autostrada viaggiante sulla tratta ferroviaria Prato-Bologna e rafforzare i flussi di traffico tra i porti della Toscana e il Centro-Nord Europa.
La notizia è emersa stamani in occasione di un convegno organizzato al centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato cui hanno preso parte l’assessore regionale alle infrastrutture, Vincenzo Ceccarelli, il vice ministro delle Infrastrutture, Riccardo Nencini; il presidente dell’Autorità di Sistema del Mar Tirreno Settentrionale, Stefano Corsini e l’assessore regionale al Turismo, Stefano Ciuoffo.
Nell’ottica del potenziamento del Corridoio Scandinavo-Mediterraneo, verranno risagomate le gallerie ferroviarie della tratta Prato-Bologna per migliorare gli standard attuali relativi al flusso dei traffici. Per il momento siamo ancora nella fase progettuale. Presto si aprirà un tavolo tecnico che coinvolgerà la Regione Toscana, la Regione Emilia Romagna e RFI per cominciare a discutere dell’opera. I finanziamenti sono in buona parte già stanziati. L’obiettivo è quello di iniziare i lavori di ammodernamento nel 2018 (con una previsione di ultimazione nel 2021).
“La Prato-Bologna è fondamentale per il sistema portuale dell’Alto Tirreno – ha dichiarato a margine del convegno Stefano Corsini -, attraverso questa importante opera, e grazie alla trasversale Firenze-Pisa, Livorno e Piombino possono raggiungere il corridoio del Brennero e puntare diritto ai mercati dell’Europa Centro Orientale”.
Chiaramente, il tempo non è un fattore irrilevante: il Terzo Valico di Giovi, tanto importante per i porti liguri, è previsto venga realizzato nel 2022, mentre il Gottardo sarà pienamente operativo nel 2020. “Il nostro sistema portuale – ha ricordato Corsini – è già collegato con la linea Tirrenica e ha oggi una via di sbocco preferenziale in Europa Occidentale. Con la Prato- Bologna e con opere altrettanto importanti, come lo scavalco ferroviario che collega Livorno e l’Interporto Vespucci e la Collesalvetti-Vada, il sistema portuale dell’Alto Tirreno può ambire a diventare, prima di altri porti, un hub strategico per i mercati europei”.
“I porti di Livorno, Piombino e Carrara sono stati e saranno oggetto di grandi investimenti di miglioramento infrastrutturale e di riqualificazione – ha dichiarato Ceccarelli – L’investimento che consente il passaggio dei container sulla tratta ferroviaria tra Prato e Bologna è fondamentale anche per gli interporti di Prato e Guasticce”.
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