C’è un punto che appare evidente. A Livorno il traffico merci tramite ferrovia sta aumentando sensibilmente. Lo dicono i numeri: da quando è stato realizzato il collegamento direttissimo tra la Darsena Toscana (e in futuro la Piattaforma Europa) e il corridoio ferroviario tirrenico, i volumi via ferro movimentati dal principale terminal container del porto, TDT, sono aumentati considerevolmente: 48.331 container partiti e arrivati su treno nel 2017. E anche sulla sponda opposta della Darsena Toscana i terminal che si appoggiano al raccordo ferroviario Porto Nuovo per movimentare via treno una quota parte della propria merce, non fanno mistero di voler utilizzare, più massicciamente che non in passato, i binari del porto per spedire le proprie merci. È per questo motivo che l’amministrazione Corsini sta mettendo mano ad un ambizioso piano del ferro che, se non avrà la forza di spostare verso l’alto l’asticella della intermodalità nazionale, potrà sicuramente cambiare il volto del porto di Livorno, rendendo strategici quelli che il numero uno dell’Adsp dell’Alto Tirreno considera i veri punti di forza dello scalo labronico, un retroterra vasto e pianeggiante e un’alta capacità di penetrazione verso i mercati del centro Europa. Nei giorni scorsi, gli uffici della Direzione Tecnica di Livorno hanno consegnato il progetto esecutivo per la razionalizzazione ed il riordino del raccordo ferroviario di Porto Nuovo, compreso tra la Via Leonardo Da Vinci e Via Luigi Galvani, all’interno del Porto Commerciale, in prossimità del varco Galvani. Una volta realizzati i lavori, Porto Nuovo si troverà ad avere sei binari, due interni al terminal Lorenzini e quattro esterni usati anche per le manovre e lo stazionamento dei treni. Ma non finisce qui, gli uffici tecnici si sono già attivati per la realizzazione di un ulteriore nuovo binario lungo via Leonardo da Vinci per il potenziamento del traffico ferroviario di autovetture in arrivo/partenza a/da Livorno Porto Nuovo. A regime Porto Nuovo si troverà così ad avere sette binari dedicati ai traffici portuali su ferro.
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