La delusione per l’esito della partita contro la Lupa Roma imponeva al Livorno di tornare a vincere, ma ancora di più a convincere nella trasferta di Piacenza, contro una squadra che aveva vinto 4 delle ultime 5 gare. Foscarini ripropone Venitucci e Vantaggiato dall’inizio ed il duo confeziona subito il primo gol con Venitucci che lancia Vantaggiato il quale tenta un pallonetto che il portiere Fumagalli respinge, ma l’attaccante torna sulla palla, se la porta sul destro e trafigge l’avversario. Il vantaggio galvanizza il Livorno che fa muro a centrocampo; al 30° è ancora Marchi a rendersi pericoloso, ma Fumagalli respinge. L’unica azione pericolosa dei padroni di casa due minuti dopo con Bazzoffia il cui tiro viene deviato in angolo da Mazzoni. Quasi all’ultimo secondo del minuto di recupero Maritato recupera una palla vagante in area e trafigge Fumagalli mandando il Livorno al riposo sul 2-0. Il risultato non cambia nella ripresa; al 27° entra Murilo per Vantaggiato ed un minuto dopo al 28° Martinez entra in area dopo un tunnel a Borghese ma spara alto. Entra Toninelli per Galli, poi è la volta di Ferchichi per Venitucci; all’85° ° va vicino al gol ancora il Livorno con valiani che però sbaglia la conclusione; ad un minuto dal termine viene esplso Aspas per doppia ammonizione e la gara termina col Livorno in netto controllo che si porta a casa i 3 punti.
Pagelle
Foscarini: 7 squadra equilibrata col centrocampo bene impostato in quantità e qualità; il rientro di Gasbarro equilibra la difesa.
Mazzoni: 6 attento quanto basta
Benassi: 6.5 impeccabile da centrale
Borghese: 6.5 puntuale, chiude ogni spazio agli avversari
Gasbarro: 6.5 ottima prestazione
Galli: 6 a volte si intestardisce a voler giocare solo col destro
Luci: 6.5 qualità e quantità
Valiani: 6 un pò impreciso, ma prestazione di sostanza
Marchi: 6 tonico e determinato
Venitucci: 6.5 pregevole l’assist a Vantaggiato, altri buoni suggerimenti
Vantaggiato: 6.5 sblocca la gara con un gioiello di precisione
Maritato: 6.5 non è da meno del compagno di reparto, ha il pregio di insistere su una palla che sembrava persa
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