L’impianto Eni di Stagno subirà una vera e propria rivoluzione, lo ha annunciato il presidente della Regione Enrico Rossi nella mattina del 5 luglio. Una parte del sito produttivo, grazie a un accordo con Alia, verrà riconvertito in una bioraffineria per la produzione di biometanolo alimentato con scarti da trattamento di rifiuti solidi urbani.
La strada che Eni intende percorrere è in un certo senso obbligata: dovrà ridurre la percentuale di carburanti di origine fossile raffinati. Il tempo previsto per la riconversione è di 3 anni per un costo totale di 250 milioni di euro. L’impianto sarà alimentato da 200mila tonnellate annue di scarti, ma con lo sviluppo delle raccolte differenziate si stima che al 2030 si possano ottenere 400mila tonnellate annue da destinare alla produzione di carburanti e combustibili rinnovabili.
Il nuovo impianto sarà innovativo e unico in Italia: zero emissioni in aria, captazione completa della Co2 (da rivendere alle industrie che ne fanno uso) e dell’azoto.
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