Con una lettera inviata al sindaco Luca Salvetti, il Comitato Oltre l’Inceneritore annuncia la chiusura della raccolte firme per raggiungere le 4000 sottoscrizioni necessarie per indire il referendum contro l’inceneritore a Livorno e per creare impianti alternativi che non prevedono l’incenerimento dei rifiuti. Non sono mancate critiche allo stesso primo cittadino riguardo ai moduli consegnati dall’amministrazione comunale (senza numerazione progressiva) e per alcuni atteggiamenti, secondo il Comitato, rinunciatari nei confronti dello svolgimento della procedura. Di seguito la lettera integrale:
Non è tardata ad arrivare la replica di Luca Salvetti che ha così risposto:
“Esprimo sorpresa per la decisione del Comitato “Oltre l’inceneritore” di sospendere la raccolta di firme per il referendum ma soprattutto per il il contenuto del loro comunicato in cui si imputa la loro scelta ad una mancata risposta del Sindaco a loro comunicazioni .
Comunicazioni che peraltro facevano riferimento a procedure e problematiche di ordine burocratico-formale (nello specifico lamentavano di aver ricevuto i moduli per la raccolta senza numerazione dei fogli), quesiti ai quali il Segretario Generale e la struttura comunale avevano già fornito ripetute e puntuali risposte.
Non sta infatti a un Sindaco, ed è bene sottolinearlo, chiarire elementi relativi alle modalità con le quali possono essere raccolte firme per un referendum, tutte informazioni invece fornite ampiamente al Comitato dall’ufficio comunale preposto, garantendo la piena correttezza della procedura in atto.
Non può essere dunque questo il motivo per il quale il Comitato ha deciso di sospendere la raccolta di firme.
Sorprende anche il riferimento al fatto che si dica che io avrei garantito al Comitato dei nominativi di consiglieri del PD disponibili per l’autentica delle firme, cosa che un Sindaco non potrebbe mai fare perché ogni consigliere è libero e autonomo nelle proprie decisioni, e al massimo il Sindaco può essere il “notaio” di quello che decidono i cittadini con un referendum.
Quanto alle decisioni dell’Amministrazione comunale rispetto al termovalorizzatore, al futuro dell’impiantistica e all’ingresso in RetiAmbiente, la posizione è nota ed è stata più volte illustrata sia dall’ assessora all’Ambiente Giovanna Cepparello che esplicitata nell’ultima seduta del Consiglio Comunale dall’assessore alle Aziende Gianfranco Simoncini e con una delibera approvata dalla maggioranza – conclude Salvetti -”.
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