Monica Calamai nominata da Enrico Rossi direttrice alla “Coesione sociale”. Il bando non è ancora chiuso ma il governatore Rossi annuncia: “Le nomine sono una mia competenza”.
Con una nota la Regione comunica che Monica Calamai sarà la nuova direttrice della Direzione diritti di cittadinanza e coesione sociale della Regione”. Al suo posto, a Careggi, arriva Rocco Damone. Non si comprende però, perchè la nomina sia giunta ancor prima che la selezione per scegliere il nuovo direttore della “Coesione sociale” della Regione sia terminata. Il bando infatti scade fra qualche giorno. Se i bandi pubblicati sul sito della Regione hanno validità, qualche leggerezza ci sarà stata nell’affidamento dell’incarico.
Monica Calamai, già direttore generale dell’ex Asl di Livorno, si ritrova con un nuovo incarico ancora prima della conclusione del concorso pubblico. La questione è stata sollevata a poche ore dall’annuncio delle nuove nomine per Careggi.
Per la Regione però non rappresenta un problema, per due motivi, spiega il governatore Enrico Rossi: “L’avviso di selezione non è un bando di concorso e non eravamo obbligati a pubblicarlo per scegliere il nuovo dirigente. La nomina dei direttori nella sanità infatti compete esclusivamente al presidente della Regione. Abbiamo scelto questa procedura per ampliare le possibilità di confronto, ma non nascondo che per il ruolo di direttore della “Coesione sociale” della Regione consideri la dottoressa Calamai la persona più indicata”. Rossi conferma anche che la selezione resterà aperta e che le persone interessate al ruolo possono continuare a inviare curriculum perchè al momento nessuna nomina è stata perfezionata.
Sul caso interviene il Movimento 5 Stelle che annuncia un’interrogazione urgente. “L’ex Direttrice Generale di Careggi è stata indicata in un comunicato ufficiale della giunta regionale come futura Direttrice regionale della Direzione Diritti di cittadinanza e Coesione sociale – settore che controlla Sanità e Politiche sociali, nonostante sia ancora in corso la selezione pubblica per l’incarico – recita la nota giunta in redazione il giorno dell’epifania – Il comunicato ufficiale della Giunta e le dichiarazioni di Enrico Rossi a difesa sono atti di pura arroganza. In questo periodo da fine impero ormai PD e MdP non si curano più nemmeno delle forme e gettano la maschera: la selezione pubblica è una farsa e l’esito è stato già deciso a tavolino, probabilmente mesi fa, da poche persone” così i consiglieri regionali M5S.
Per questo fa sorridere che Rossi si intesti una scelta nella quale presumibilmente ha pesato come socio di minoranza, ma stiamo verificando se abbia commesso l’ennesimo passo falso rivendicandola – sottolineano i Cinque Stelle – ci risulta infatti che la normativa nazionale sia molto chiara sui criteri delle selezioni pubbliche e tra questi non pare ci sia la stima personale di un Presidente regionale.
Presenteremo un’interrogazione urgente per avere risposte a riguardo già nel prossimo Consiglio regionale – concludono i consiglieri regionali M5S – perché, diversamente da tutti gli altri gruppi in Consiglio, noi abbiamo le mani libere e possiamo alzare la voce davanti a comportamenti come questi che calpestano i presupposti elementari della pubblica amministrazione” – conclude la nota giunta dall’Area Comunicazione M5S della Regione Toscana.
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