Riapre al pubblico, dopo un intervento di ripristino funzionale della struttura, la Biblioteca d’Arte del Museo “Giovanni Fattori”, situata all’interno della chiesina sconsacrata del complesso di Villa Mimbelli ( via San Jacopo in Acquaviva).
La Biblioteca, grazie al prezioso finanziamento della Fondazione “Maurizio Caponi”, è stata restaurata sia nella parte esterna che interna. E’ stata revisionata la copertura, ripristinata la facciata, modificati i discendenti che causavano infiltrazioni, lucidato il pavimento e ripristinato il portone vetrato.
Completamente nuovi anche gli arredi e l’impianto luci.
Oggi la Biblioteca d’Arte si presenta totalmente rinnovata e pronta a rendere consultabile il proprio patrimonio librario specialistico per gli studi d’arte.
Parte del sistema bibliotecario nazionale e inserita nel polo bibliotecario livornese che fa capo alla Biblioteca Labronica, la Biblioteca raccoglie infatti circa 12mila volumi di storia dell’arte, molti dei quali rari o rarissimi. E’ specializzata in storia dell’arte tra ‘800 e ‘900 (ma non solo), comprende anche cataloghi di mostre realizzate in Italia e all’estero, di musei e gallerie.
La Biblioteca è stata inaugurata sabato 26 novembre, in occasione dell’apertura del Villaggio di Natale allestito all’interno del Parco della Villa , alla presenza dell’assessore alla cultura Francesco Belais e della Fondazione “Maurizio Caponi” rappresentata dal presidente Angelo-Nino Caponi e da Michela Caponi.
La Biblioteca d’Arte è aperta tutti i giorni feriali, dal lunedì al sabato, in orario 10-13. E’ aperta alla sola consultazione dei volumi in quanto non viene effettuato il servizio di prestito.
Contestualmente al ripristino funzionale della chiesina sconsacrata, la Biblioteca d’Arte si espande grazie al rinnovo dei locali retrostanti (un tempo sede dei Vigili di Circoscrizione). Si tratta di due stanze ( una a piano terra ed una al secondo piano) dove sono già stati collocati alcuni volumi d’arte. I locali in questione entrano infatti a far parte della Biblioteca per diventare a breve , non solo locali di consultazione di testi d’arte, ma anche sale di studio e lettura per studenti con un orario prolungato anche nel pomeriggio, al pari delle altre sedi bibliotecarie cittadine.
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