Il PD a Forlì (120.000 abitanti) fa esattamente il contrario del partito democratico locale. Mentre a Livorno è propenso ad una privatizzazione di Aamps, con il conferimento dell’azienda in Retiambiente, in terra romagnola il sindaco PD Davide Drei, propone una nuova società di gestione rifiuti che subentrerà al gigante quotato in borsa Hera s.p.a. ed ai suoi inceneritori, per separare la gestione della raccolta e del riciclo da quella dello smaltimento, evitando così monopoli e conflitti di interesse, proprio come raccomanda l’Antitrust. A segnale la notizia con un comunicato stampa è Andrea Romano di Resistere ! Azione Civica.
“La nuova società gestirà un bacino di utenza molto più piccolo rispetto ad Hera, – riporta il comunicato – anche qui confermando le direttive Antitrust, applicando la strategia rifiuti-zero, in considerazione dei dati che certificano come la vecchia raccolta a cassonetti costi ai cittadini molto più rispetto al porta-a-porta.
Inoltre, resterà una società al 100% pubblica, senza alcun obbligo di pivatizzazione, al contrario di quanto sostengono esponenti politici locali che ritengono la privatizzazione di Aamps indispensabile in quanto obbligatoria per legge” – continua la nota -.
Poi conclude con una punta polemica verso i colleghi del Pd livornese e dei Cinque Stelle: “Consiglio al PD livornese, svergognato clamorosamente dai colleghi romagnoli, di fare un esame di coscienza e smetterla di ripetere a pappagallo le filastrocche imbeccate dalle lobby interessate al business della monnezza. Anche il M5S di Nogarin deve stare attento, visto che nel programma ufficiale è previsto proprio quello che sta facendo il PD romagnolo: altri passi falsi verso la strategia rifiuti-zero produrrebbero un confronto umiliante. E’ ora di partire in quarta, risanando l’azienda grazie alle politiche virtuose” – Conclude l’ex consigliere comunale di Italia dei Valori -.
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