“Non siamo intervenuti direttamente in campagna elettorale – si legge in una nota a firma coordinamento provinciale Rifiuti-Zero Livorno – come invece facemmo 5 anni fa, quando proponemmo a tutti i candidati a sindaco di firmare un impegno (il protocollo rifiuti-zero) per spegnere l’inceneritore e promuovere politiche virtuose nella gestione dei rifiuti. Salvetti fu tra coloro che firmarono, ma una volta eletto si è rimangiato tutto e ha praticamente fatto l’esatto contrario. Per questo stavolta abbiamo rinunciato a chiedere ai candidati nuove promesse, semplicemente non ci fidiamo più delle parole e abbiamo preso atto della potenza politica che esprimono a Livorno le consorterie affaristiche che gravitano intorno alla gestione dei rifiuti”.
“Salvetti – prosegue la nota – ha vinto le elezioni al primo turno con il contributo determinante del partito ‘Europa Verde’, che abbiamo criticato apertamente più volte perché, mentre il sindaco e la sua amministrazione procedevano come un carro armato con l’operazione di proroga e potenziamento dell’inceneritore, insisteva a puntare la propria campagna elettorale sullo spegnimento dell’impianto. Europa Verde non è stata ascoltata da Salvetti quando ha chiesto a gennaio la chiusura definitiva dell’inceneritore e non è stata ascoltata neanche quando due mesi fa ha chiesto al sindaco di ritirare la richiesta di rinnovo dell’autorizzazione dell’impianto. Ciononostante, ha stretto pubblicamente un patto elettorale con Salvetti, sostenendo di essersi accordata per lo spegnimento dell’inceneritore”.
“Abbiamo interpretato tutta la vicenda – continua la nota – come un’operazione elettorale per confondere i cittadini, che in molti casi non hanno modo, tempo o possibilità di approfondire e verificare le reali scelte di un’amministrazione. Un’operazione riuscita in pieno, visto che Europa Verde ha raccolto oltre il 4% dei voti, eleggendo un consigliere comunale e permettendo a Salvetti di presentarsi come candidato “ambientalista”, proprio mentre stava rilanciando l’inceneritore e dopo il crollo della raccolta differenziata. Europa Verde ha sostenuto in varie occasioni che non si trattava solo di una manovra elettorale a favore del sindaco, come pensavamo e continuiamo a pensare noi, ma che stava cercando di ottenere un certo peso politico nella coalizione di Salvetti, per spostare l’ago della bilancia verso scelte più sostenibili”.
“Ora è il momento della verità -prosegue la nota – se avevamo ragione noi, Europa Verde riceverà in premio qualche incarico politico nella maggioranza e tutto resterà come prima, con la favola dell’inceneritore che dovrebbe essere demolito pochi mesi dopo la sua riattivazione, buttando via i 20 milioni di soldi pubblici che vanno spesi per sistemarlo.”
”Se invece, come speriamo sinceramente – conclude la nota – avevamo torto, Europa Verde farà valere il tanto pubblicizzato ‘accordo’ con Salvetti, ottenendo la rinuncia ai lavori di potenziamento dell’impianto e la sua dismissione definitiva, come condizione politica per restare nella nuova maggioranza e ricevere incarichi per il governo della città”.
Lascia un commento