Dalle verifiche effettuate, da un lavoro congiunto delle forze dell’ordine, è emerso che due circoli privati, dissimulando la loro effettiva natura, svolgevano un’attività imprenditoriale, non rispettando i limiti delle finalità ricreative statutarie. I gestori, infatti, hanno allestito i locali in uso alle loro associazioni come vere e proprie discoteche, consentendo l’indiscriminato accesso e la somministrazione di bevande anche a persone non socie, previo pagamento del biglietto di ingresso. L’attenzione del team operante si è focalizzata in particolar modo sull’aspetto del mancato accertamento dei requisiti relativi alla sicurezza delle strutture da parte dell’apposita Commissione di Vigilanza. Le opportune verifiche tecniche sarebbero risultate necessarie, soprattutto in relazione all’elevato numero di avventori che frequentano i locali. Inoltre, la gestione irregolare delle attività di intrattenimento costituisce una forma di concorrenza sleale nei confronti dei titolari dei pubblici esercizi in possesso delle prescritte autorizzazioni. I due gestori verranno denunciati per non aver sottoposto le strutture alle necessarie valutazioni tecniche della apposita Commissione Tecnica di Vigilanza. Nei loro confronti sono state anche contestate tre sanzioni amministrative per la somministrazione di alimenti e bevande a soggetti non soci, per lo svolgimento di intrattenimento pubblico in assenza di autorizzazione e per la mancanza del nulla osta relativo all’impatto acustico, necessario per la diffusione della musica a qualsiasi titolo. Inoltre, a carico di un gestore, sono stati ravvisati anche altri tre illeciti amministrativi per non avere interrotto la somministrazione di bevande alcoliche dopo le ore 03.00 a.m., per l’inosservanza dell’obbligo di assicurare la volontaria rilevazione del tasso alcolemico e per mancata esposizione delle tabelle ministeriali relative all’assunzione di bevande alcoliche. In totale, l’importo dei verbali si aggira intorno ai ventimila euro.
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