Il presidente Enrico Rossi nominato commissario per gestire l’emergenza alluvione che ha colpito Livorno. L’ordinanza, del Capo del Dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli, fa seguito alla delibera di ieri del Consiglio dei Ministri che ha proclamato lo stato di emergenza nazionale e stanziato 15 milioni e 570 mila euro per l’attuazione dei primi interventi. A questi, come ha spiegato Rossi, la Regione ne ha aggiunti altri 3 “per un totale di oltre 18,5 milioni di euro che ci consente di affrontare con una certa forza questa prima fase emergenziale”. E’ stato lo stesso Rossi, stamattina, a convocare un incontro con i giornalisti per fare il punto della situazione a una settimana di distanza dai tragici eventi.
Rossi commissario per Livorno. Il presidente ha anzitutto ringraziato Angelo Borrelli (“per la tempestività e celerità nell’emanazione dell’ordinanza”), poi ha puntualizzato che “adesso occorre attendere che nella prossima settimana avvenga la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’ordinanza per il trasferimento dei poteri; da quel momento avrò 30 giorni di tempo per stilare un piano degli interventi da sottoporre all’approvazione del Capo del Dipartimento della protezione civile. Piano che conterrà gli interventi realizzati nella fase di prima emergenza per rimuovere le situazioni di rischio ed assicurare assistenza e ricovero alle popolazioni colpite, le attività per la messa in sicurezza delle aree interessate dall’alluvione e gli interventi urgenti tesi a evitare situazioni di pericolo o maggiori danni a persone o cose. Successivamente, trascorsi 90 giorni sempre dalla pubblicazione dell’ord inanza, dovrò trasmettere il censimento dei danni subiti da privati e imprese. Conto però di impiegare meno tempo per fare in modo che il finanziamento possa essere inserito nella legge di bilancio”.
Gli interventi in atto su fiumi e strade. “La Regione – ha detto – ha già attivato una quarantina di interventi di somma urgenza e altrettanto hanno fatto Comuni e Province. Quelli più significativi riguardano l’avvio dei cantieri per l’installazione di due ponti Bailey sul Rio Ardenza, in località Limoncino e in via Remota realizzati in collaborazione con RFI che colgo l’occasione per ringraziare. Prima verrà realizzato un percorso pedonale, entro la prossima settimana, mentre per i ponti saranno necessari un paio di mesi. Un altro ponte Bailey sarà installato sul Rio Morra, nel comune di Collesalvetti. Per il Chioma ed il Rio Nugola occorrerà fare uno studio per l’individuazione degli interventi più opportuni. Riguardo agli interventi sulle strade, sempre tra i più importanti vorrei segnalare quello sulla SP 8 di Popogna, la strada che collega Livorno con il Gabbro e su quella che conduce a Montenero”.
Le opere idrauliche. Rossi ha puntato l’attenzione sul Rio Maggiore, con particolare attenzione alla possibilità di eliminare o sistemare i tratti tombati. “Sul Rio Maggiore chiederemo alla Protezione civile nazionale poteri speciali per realizzare uno studio che consenta di ricostruire il corso originario, per dare respiro a questo rio. Vogliamo controllare tutto il suo corso, verificare cosa è stato realizzato da privati ed in caso intervenire con demolizioni o sistemazioni. Lo studio dovrà inoltre verificare la possibilità di rimuovere la tombatura nei tratti in cui è stato fatto, e intervenire affinché ne venga attenuata la pericolosità in circostante analoghe. Gli interventi in atto prevedono la pulizia dell’alveo e la sistemazione dell’Ugione e la ricostruzione di alcuni tratti di sponda erosi. Altri interventi interesseranno anche l’argine destro del Rio Ardenza. Un intervento di somma urgenza ha riguardato la zona industriale di Collesalvetti, con l’installazione di due idrovore ed il dragaggio del laghetto
Acqua, sconti in bolletta per famiglie e imprese. Rossi ha preannunciato che “nell’ordinanza che emanerò come commissario, sarà inserito anche un provvedimento preso d’accordo con l’Autorità Idrica Toscana, con il quale tutti i soggetti alluvionati, famiglie e imprese, potranno usufruire di un abbattimento del 50% della tariffa per un anno”.
Comunicazione capillare in caso di allerta arancione o rossa. “Livorno – ha detto ancora Rossi – ha dimostrato un grande orgoglio e una capacità di reazione straordinaria. In particolare mi hanno colpito i più giovani che si sono immediatamente messi a disposizione. Adesso tocca alle istituzioni mostrare efficienza, capacità di risposta e vicinanza alle situazioni più complicate”. Rispetto a questo il presidente ha brevemente ricordato che “qualsiasi persona in possesso di uno smartphone dal sito del CFR, oggettivamente ancora un po’ complicato per una lettura da parte di tutti e quindi da semplificare, si può ottenere un’informazione importante e precisa, in modo che tutti abbiano un controllo diretto della situazione e del suo evolversi. Quando c’è la previsione di un codice arancione o rosso lo comunicheremo a tutti, andremo in tv. Si tratta di eventi che in un anno possono accadere una ventina di volte e daremo tutta una serie di consigli utili. Senza con questo sostituirci alla filiera delle responsabilità: informare i cittadini sulla base di un piano legato alle specifiche situazioni locali spetta alle protezioni civili locali. Sarà un servizio in più che metteremo a disposizione. Inoltre stiamo studiando qualcos’altro di cui daremo conto nei prossimi giorni”.
Sempre in tema di informazione e attivazione delle allerte Rossi ha infine ribadito che “esiste già una app che abbiamo veicolato ai responsabili delle protezioni civili locali e agli amministratori che hanno voluto scaricarla, che avverte qualora ci sia il superamento dei livelli di guardia da parte dei 350 pluviometri e dei 150 idrometri installati su tutto il territorio regionale. In tal caso scatta un allarme. Credo sia una cosa unica a livello nazionale. Si deve diffondere una consapevolezza alla reazione a questi eventi che purtroppo si verificano sempre più frequentemente. Il contributo a alla costruzione di questa consapevolezza e resilienza deve arrivare dalla Regione ma deve diffondersi a tutti i livelli; adesso questo sta avvenendo sempre di più. Un processo che va costruito tutti insieme. Migliorando quello che già c’è. Il tutto con un solo obiettivo: evitare che otto persone perdano la vita in eventi come quello di L ivorno. Questo non può e non deve avvenire”.
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