“Siamo in una fase in cui la realizzazione delle nuove opere si sta per concretizzare. Tra venti giorni al massimo saremo in grado di sapere se le aziende che hanno avuto il pre-incarico per i rispettivi appalti potranno cominciare a lavorare. L’obiettivo è avviare al più presto gli interventi per la piattaforma Europa, il nuovo grande sbocco a mare del porto di Livorno”. Ad affermarlo è stato il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che nella mattinata di oggi, lunedì 1 ottobre, ha coordinato i lavori del tavolo tecnico sull’avanzamento dei lavori della nuova darsena Europa di Livorno, che ha preso atto dell’affidamento dei pre-incarichi sia per i sondaggi del fondale sia per la progettazione delle opere marittime. Con Rossi era presente l’assessore regionale alle Infrastrutture, Vincenzo Ceccarelli, con delega anche ai trasporti e alla logistica. Uno dei punti all’ordine del giorno era verificare se, entro lo scorso 15 settembre, erano pervenute le proposte per il terminal e quali sono, adesso, le azioni da mettere in campo. La darsena Europa, con il nuovo terminal collegato alla rete viaria e ferroviaria, rappresenta il futuro del porto di Livorno. Una volta concluso, sarà un unico grande canale, largo circa 350 metri, sulle cui sponde si affaccerà una nuova diga foranea, ossia un terrapieno che delimiterà all’esterno il porto. I fondali saranno escavati passando dai 13 metri attuali ai 20 metri. In questo modo, nel porto di Livorno, potranno attraccare le porta-container di grandi dimensioni con capacità fino a 12 mila e 18 mila teus, del tipo di quelle in grado di attraversare il canale di Panama dopo l’ampliamento del 2009 o quelle che costituiscono la nuova generazione e rappresentano il futuro del trasporto marittimo. I funzionari dell’Autorità di sistema portuale dell’Alto Tirreno hanno fatto sapere, sia per quanto riguarda la progettazione sia per quel che concerne i sondaggi, che sono state individuate le aziende, una per ogni appalto, alle quali sono stati affidati i pre-incarichi. Adesso, dopo l’approvazione della dichiarazione d’inizio attività, si darà inizio alla definitiva progettazione. Una volta conclusa la progettazione, si realizzerà il terminal container, che dovrà garantire, secondo i progetti, il rilancio del porto anche in temimi occupazionali. All’ordine del giorno, collegato alla questione della darsena Europa, vi era anche l’esame e la discussione di altri punti che riguardano la portualità dell’Alto Tirreno. In merito al report di Rete ferroviaria italiana sulla programmazione e sui tempi di realizzazione dei lavori sul nodo ferroviario di Piombino, sulla linea da Collesalvetti a Pisa e su quella per l’Appennino via Prato e Bologna, è stato evidenziato, come affermato dal presidente Rossi, che “è doveroso apprezzare il lavoro che Rfi da tempo sta svolgendo”. Uno scavalco ferroviario collegherà l’interporto Verspucci di Guasticce, alle porte di Livorno, con lo scalo marittimo e in prospettiva con la nuova darsena Europa. I lavori partiranno a breve. Tale scavalco consentirà di migliorare l’efficienza della movimentazione delle merci tra porto ed interporto riducendo i tempi ed i costi logistici. Sono state inoltre analizzate le criticità infrastrutturali ed ambientali e gli interventi finalizzati alla completa delocalizzazione dell’impianto di depurazione del Rivellino di Livorno e per la riattivazione della piattaforma della Paduletta nonché la realizzazione del cosiddetto Microtunnel, che consentirà di eliminare le condutture di Eni da una delle sponde del canale d’accesso alla darsena in modo da recuperare spazio per l’ingresso in porto. “Sul depuratore convocheremo tutte le parti interessate”, ha affermato il presidente Rossi. “Per quanto riguarda il Microtunnel, invece, parleremo con l’Eni per capire se ciò può agevolare l’intervento finale ed anche per comprendere i tempi di realizzazione”.
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