I promotori della petizione popolare “Salviamo la Coppina di Corea”, in rappresentanza degli oltre mille cittadini che l’hanno sottoscritta, vogliono riportare l’attenzione sul problema perché avvertono un preoccupante silenzio su una vicenda che, oltre ad avere valenze storiche e sociali, ha anche un risvolto occupazionale pari a 14 lavoratrici che, comunque risolto, si tradurrà in una perdita di reddito per la città.
L’assenza di una posizione dell’Amministrazione Comunale (forse presa nel ben più importante progetto EsseLunga); il sostanziale silenzio delle forze politiche (con l’eccezione di Sinistra Italiana con l’intervento in Parlamento); l’assenza delle Organizzazioni Sindacali, sia Confederali che di Base, nonostante il documento approvato dalle assemblee dei lavoratori di Livorno contro la chiusura del negozio (con la lodevole eccezione della Delegata CGIL del negozio di Via Mastacchi): tutti hanno, di fatto, lasciato soli i firmatari e la locale Sezione Soci della Cooperativa.
In presenza quindi di questa situazione i promotori si assumeranno il compito, improprio ma necessario, di presentare alla prossima Assemblea dei Soci, in programma il giorno 21 di Aprile, un proprio piano di riorganizzazione del negozio che permetta la continuità dell’attività nel rispetto dei conti economici ma anche dei costi sociali di cui una Coop deve farsi carico per rispetto alla sua natura e alla sua storia. Su tale progetto chiederanno il sostegno ai firmatari attraverso la più ampia partecipazione all’Assemblea sopra richiamata.
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