La nota attrice Sandra Milo è stata ospite presso gli studi di Telecentro a presentare un programma televisivo. Dalla tarda mattinata, fino alla sera di sabato 5 agosto, la show woman con il suo abituale know-how ha intrattenuto i telespettaori della Toscana coadiuvando i presentatori di una nota azienda nel settore delle Televendite (abbigliamento femminile). L’attrice ha soggiornato per qualche giorno presso una struttura alberghiera cittadina.
Chi è Sandra Milo:
Salvatrice Elena Greco, in arte Sandra Milo, nasce a Tunisi il giorno 11 marzo 1933. Appena ventiduenne debutta al cinema nel film “Lo scapolo” (1955), accanto ad Alberto Sordi. Riconoscibile per le sue forme esuberanti e vistose e per la ingenua voce da bambina, diviene una delle maggiorate del grande schermo e prende parte a numerosi film del periodo.
Dopo un servizio fotografico per “Le Ore” – all’epoca un giornale d’élite – che ha come set la città di Tivoli, compare il titolo “La Milo di Tivoli”. Da questo episodio e decidendo di adottare un nome che avesse un suono dolce, sceglie il nome d’arte Sandra Milo.
Il primo ruolo importante di Sandra Milo arriva nel 1959 grazie al produttore Moris Ergas, che poi si unirà con lei in matrimonio: il film è “Il generale Della Rovere”, di Roberto Rossellini, dove Sandra interpreta il ruolo di una prostituta. Un ruolo del tutto analogo è quello ricoperto in “Adua e le compagne” (1960) di Antonio Pietrangeli, un altro film d’autore.
La carriera dell’attrice si interrompe bruscamente dopo la stroncatura al Festival di Venezia di “Vanina Vanini” (1961), pellicola tratta da un racconto di Stendhal, firmata ancora da Roberto Rossellini. Il film, e soprattutto la recitazione di Sandra Milo, vengoni accolti con critiche molto aspre, tanto che l’attrice viene soprannominata con il dispregiativo di “Canina Canini”.
Fondamentale per il proseguio della sua carrierà è l’incontro con il regista Federico Fellini: con lui gira “8 e mezzo” (1963) e “Giulietta degli spiriti” (1965). Sandrocchia – come Fellini soleva affettuosamente soprannominarla – acquista l’immagine di una femme fatale ironica e disinibita. Incarnare di fatto l’immaginario erotico del regista e viene spesso messa in contrasto con la figura della moglie italiana, stereotipata come donna dall’aspetto dimesso e dalla mentalità borghese. Per entrambi i film Sandra Milo vince il Nastro d’Argento come miglior attrice non protagonista.
Fra gli altri lavori importanti ricordiamo “Frenesia dell’estate” (1963, di Luigi Zampa), “L’ombrellone (1968, di Dino Risi), “La visita” (1963, di Antonio Pietrangeli).
Dal matrimonio con Moris Ergas nasce Deborah, futura giornalista televisiva. La vita sentimentale di Sandra Milo si può comunque definire burrascosa: dopo Ergas si unisce nel 1969 (e fino al 1986) con Ottavio De Lollis: dalla coppia nascono i figli Ciro e Azzurra. La relazione mette in secondo piano la sua carriera di attrice, che decide di abbandonare definitivamente per dedicarsi alla famiglia.
Alla nascita di Azzurra, la piccola sembrava morta alla nascita, ma è tornata inspiegabilmente in vita grazie all’intervento di Suor Maria Pia Mastena. L’evento miracoloso sarà poi riconosciuto dalla Chiesa cattolica per in favore del processo di canonizzazione della suora.
Torna sul grande schermo solo nel 1982 per alcune apparizioni (“Grog” e “Cenerentola ’80”). Successivamente si dedica alla televisione, su Rai Due nel 1985 conduce “Piccoli fans”, una trasmissione pomeridiana per bambini.
di Maila Ercoli @riproduzione riservata 04/08/17
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