I carabinieri di Cecina e di Livorno hanno arrestato due persone, un 47enne italiano e un 20enne di origini tunisine, entrambi con precedenti, gravemente indiziati in concorso di detenzione ai fini di spaccio di sostanze anabolizzanti e di detenzione abusiva di armi. I due erano stati visti con persone diverse in giro dai carabinieri di pattuglia, e giungevano sospetti su come campassero. Per questo hanno proseguito d’iniziativa con una perquisizione nella loro abitazione. È stata trovata una pistola a salve senza tappo rosso, con all’interno un bossolo incastrato nell’otturatore in apertura e caricatore inserito, riposta sopra un armadio di una camera da letto. Un’altra arma, una pistola calibro 22 senza matricola, era invece in un cassetto della scrivania in soggiorno. Ma la scoperta più grande ha riguardato gli anabolizzandi oltre a 250mila euro in banconote. Il tutto era in un borsone e in due valigie nascoste nella soffitta di casa, accessibile solo da una scala richiudibile e nascosta. Le armi e tutto il restante materiale medico nonché l’ingente somma di denaro rinvenuti sono stati sottoposti a sequestro e i due uomini sono stati arrestati in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e anabolizzanti nonché detenzione illegale di armi e munizioni. All’esito dell’udienza di convalida, il Giudice del Tribunale di Livorno ha confermato per i due la detenzione cautelare in carcere. Il denaro è stato sequestrato per la confisca.
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