Nell’ozio obbligato di queste giornate per gli appassionati di calcio l’unica opzione è rappresentata dalla visione delle trasmissioni televisive dove si ipotizza una possibile conclusione del torneo prima possibile. Per ciò che riguarda la Serie B, dove sono già previsti i play off e play out al termine della stagione regolamentare, il dibattito si articola solo su alcune possibilità, vediamo di esaminarle: innanzitutto bisogna ricordare che è vero che mancano 10 giornate alla fine regolare del campionato di Serie B, ma c’è una gara da recuperare, Ascoli-Cremonese, e non è una gara qualsiasi perché se la vincessero i lombardi scavalcherebbero il Venezia finendo quint’ultimi coi relativi vantaggi per il turno del play out.
Le ipotesi sono queste:
1) annullare il campionato e ripartire da zero la prossima stagione. Ipotesi assurda che comporterebbe una serie di richieste di rimborso (class actions) da parte di chi si è abbonato alla piattaforma detentrice dei diritti, Dazn (ma anche a Sky con cui quest’ultima ha stipulato un accordo) per il rimborso delle gare non trasmesse perché non giocate. Ovviamente è anche possibile dover affrontare dei ricorsi contro questa decisione da parte di alcune squadre cui viene negata la promozione (Benevento su tutti).
2) cristallizzare la classifica così come è, promuovendo Benevento e Crotone e mandando ai play off le altre squadre, con Cremonese e Venezia ai play out (fermo restando la disputa di Ascoli-Cremonese)
Questa ipotesi, oltre ad essere ingiusta (ricordo che va ancora giocata Frosinone-Crotone alla penultima giornata con le due squadre separate da 2 punti) è anche impraticabile visto che qualsiasi ricorso al Tar da parte anche di una sola squadra renderebbe nulla una decisione del genere.
Non va inoltre dimenticato un particolare che pare sfuggire a parecchi “esperti” ed opinionisti: le società calcistiche Italiane ma anche quelle estere, hanno già ricevuto dai detentori dei diritti televisivi il pagamento dell’intera stagione (che molte hanno “usato” per ottenere crediti in banca); ad esempio in Serie A mancano circa 130 partite, il cui valore commerciale verrebbe dedotto da Sky dal contratto in essere, con conseguente fallimento di oltre metà delle squadre.
3) Riprendere il campionato quando sarà possibile (Giugno?) sfruttando l’estate per concluderlo con gare in notturna. Qui il problema è nel fatto che il 30 Giugno è il limite per ciò che concerne i prestiti, i contratti in scadenza (svincoli) e le assicurazioni di parecchi giocatori per ogni squadra. Il problema non riguarda più la FIGC, il CONI ma nemmeno la UEFA, tutto è nelle mani della FIFA e, direi, dell’Unione Europea per quello che riguarda le deroghe che andrebbero comunque recepite dai singoli stati con tutte le difficoltà burocratiche prevedibili (media stimata dell’operazione 3 mesi!)
Allora quale potrebbe essere l’unica soluzione possibile? Premesso che dopo una forzata mancanza fai campi sarebbe necessaria in pratica una nuova preparazione, si sta facendo avanti in queste ore la possibilità di riprendere questo campionato la stagione prossima (Ottobre?) per poi subito dopo cominciare una stagione nuova, senza play off e play out per mancanza di tempo. Questa soluzione implica ovviamente la chiusura del mercato trasferimenti estivo che potrebbe essere svolto, per solo un mese, alla conclusione della stagione 19-20 (Dicembre?).Vedremo cosa porterà la riunione in teleconferenza delle Federazioni Calcistiche europee prevista per domani, martedì, sperando che la situazione sui risolva al più presto (e bene).
Lascia un commento