Non è stata una festa questo 1 maggio per Sinistra Italiana, lo afferma con un comunicato stampa Simona Ghinassi. Secondo la coordinatrice della federazione provinciale si può riaffermare un principio, ma la rabbia ha superato di gran lunga la voglia di festeggiare. Il corpo dei lavoratori è violentemente sotto attacco. L’unico numero implacabile da ricordare è 33.017 e corrisponde al numero di disoccupati nell’area di Livorno. Il triste primato si è aggiornato pochi giorni or sono con l’ennesimo licenziamento: la crisi aziendale della Grandi Molini Italiani ha lasciato sul tappeto dopo una estenuante trattativa 17 lavoratori. 17 lavoratori significano 17 famiglie.
“Nessun ottimismo su un futuro che appare nero e in caduta libera – continua la nota -. Non possiamo dimenticare l’asservimento della politica dei governi che si sono succeduti negli ultimi anni nei confronti di chi detiene il potere e detta l’agenda stringendo sempre di più il cappio al collo del mondo del lavoro. Produrre di più e pagare meno. Questa è la regola. I diritti dei lavoratori diventano carta straccia, in nome del vertiginoso mondo della legge di mercato che non perdona nessuna debolezza e schiaccia chi non regge il passo del profitto.
Sinistra Italiana si muoverà nel solco della difesa dei diritti dei cittadini e dei lavoratori, senza abbassare la guardia, senza risparmiare attacchi e critiche feroci. Per questo motivo il nostro primo maggio è stato un giorno di lotta, esattamente come gli altri 364 giorni. Fino a quando ci sarà un solo lavoratore in difficoltà, noi saremo al suo fianco”.
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