Ora il gruppo Neri e l’armatore napoletano sono soci al cinquanta per cento. Aspettando la privatizzazione della Porto 2000, gli assetti societari delle imprese portuali si stanno delineando in maniera chiara. Fa scalpore l’uscita di scena del gruppo Fremura dalla Sintermar, con mezzo secolo di storia alle spalle alla guida del terminal, il gruppo livornese cede le sue quote al gruppo armatoriale Grimaldi.
L’ex terminal containers creato dai tre gruppi imprenditoriali più importanti della Livorno portuale: D’Alesio, Fremura e Neri, ora vede il suo assetto societario costituito dal 50% delle quote azionarie in mano a Neri e l’altro 50% al gruppo armatoriale napoletano.
Il gruppo D’Alesio aveva ceduto il suo 33% a una società costituita dai Fremura e dal potente gruppo armatoriale Grimaldi di Napoli. Nei giorni scorsi Grimaldi ha rilevato la quota dei Fremura, con il risultato che oggi Sintermar ha come azionisti, esattamente al 50% ciascuno, i gruppi Grimaldi e Neri.
Una situazione piuttosto delicata, visto che la società ora ha due soci con la stessa maggioranza, quindi poco governabile dal punto di vista decisionale. D’altra parte Grimaldi sembra puntare molto su Livorno, incoraggiato anche dai dati di quest’anno: impressionante la crescita dei traffici ro/ro e ro/car registrata in quest’ultimo semestre. La guerriglia messa in atto da Grimaldi contro il gruppo Onorato (Moby e Tirrenia) non da segnali di tregua, il predominio del traffico ro/ro e ro/car si sta delineando e si definirà in questi mesi caldi per la portualità livornese.
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