È quanto chiede la mozione presentata da Sì-Toscana a sinistra, e approvata dal Consiglio, dopo le recenti polemiche sollevate sullo smaltimento di plastica composta da materiale biologico.
“La Regione si adoperi per individuare una soluzione definitiva al riciclaggio della bioplastica, riunendo a uno stesso tavolo i diversi attori coinvolti”. È quanto chiede la mozione presentata da Sì-Toscana a sinistra ed approvata dal Consiglio regionale.
L’atto di indirizzo segue le recenti polemiche sullo smaltimento della plastica composta da materiale biologico. Secondo Alia, si legge nel testo, la bioplastica andrebbe gettata nei contenitori dell’indifferenziata in quanto l’azienda non è ancora in grado di compostarla, mentre Assobioplastiche ribadisce che il materiale è perfettamente compostabile. Da qui l’appello alla Giunta per individuare una soluzione definitiva riunendo a uno stesso tavolo i soggetti gestori, le tre autorità di ambito, l’assessorato regionale, Assobioplastiche, il Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclaggio e il recupero degli imballaggi in plastica (Corepla) e il Consorzio italiano compostatori (Cic) per “elaborare una strategia impiantistica e comunicativa condivisa”.
“Se davvero Alia e altri soggetti gestori della Toscana non fossero ad oggi in grado di compostare le bioplastiche – osserva il capogruppo Tommaso Fattori – ci troveremmo di fronte a un problema serio perché un materiale concepito per essere trattato come organico finirebbe invece per essere un rifiuto indifferenziato”.
Il testo della mozione è stato emendato su richiesta della vicepresidente del gruppo Pd, Monia Monni, che ha chiesto di cassare due punti dell’impegnativa, relativi agli investimenti negli impianti di selezione e alla progettazione degli stessi, “perché è necessario prima ascoltare le valutazioni del tavolo tecnico”. Approfondimenti su Telecentro2 (TC2 ch 94 del digitale terrestre)
Livorno24
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