Questa la nota della capogruppo Stella Sorgente (M5S): “Si è concluso in via definitiva il ricorso al TAR sul Documento Unico di Programmazione proposto circa un anno fa dal Gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle. Il TAR aveva accolto la sospensiva, riscontrando gravi vizi nell’operato del Comune e disattendendo il parere del segretario comunale che, a suo tempo, era stato sostenuto e confermato anche dalla Prefettura”.
“Oggi l’ulteriore novità è che il TAR condanna il Comune al pagamento delle spese di giudizio. Quella del nostro Gruppo consiliare quindi non era e non è una ‘mezza vittoria’, come la voleva far passare Salvetti: la condanna alle spese ne è la prova definitiva, in quanto tale condanna è in carico alla parte soccombente, cioè al Comune di Livorno“.
“Il sindaco Salvetti e l’assessore Ferroni – prosegue la nota – hanno provato in tutti i modi a far passare il messaggio che il ricorso dei 5 stelle era un atto velleitario e senza alcuna conseguenza per il Comune, seguendo la solita narrazione secondo la quale la Giunta ha sempre ragione, mentre i consiglieri di opposizione hanno sempre torto, specie se sono ‘grillini’.”
“Si tratta di un vero capolavoro di Salvetti e dei suoi colleghi: oltre alla brutta figura e alla necessità di dover riapprovare il DUP, la loro arroganza è costata pure duemila euro (+ Iva e Cap) ai livornesi e i ricorrenti hanno anche diritto al rimborso del contributo unificato di 650 euro. Noi avevamo consigliato sommessamente di evitare forzature, ma quando al potere ci sono persone arroganti questo è ciò che può accadere. Per il resto, dopo che è stato portato in riapprovazione il Dup (come imposto dallo stesso TAR) è semplicemente cessato l’oggetto del contendere”.
“Speriamo che in futuro non si ripetano episodi simili e che i diritti delle opposizioni vengano sempre tutelati. Vogliamo sperare anche che chi ha causato tutto ciò voglia rifondere volontariamente al Comune le spese a cui l’ente è stato condannato. Dal nostro punto di vista, andremo avanti per la nostra strada chiedendo sempre trasparenza e correttezza nelle procedure democratiche che la Giunta e il Presidente del Consiglio comunale devono garantire, nel diritto di tutti i consiglieri, in quanto rappresentanti eletti dai cittadini livornesi”.
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