“La Giunta Salvetti e la sua maggioranza non sono interessati a recuperare quasi 20 milioni di euro per la città – si legge in una nota a firma Stella Sorgente, capogruppo Movimento 5 Stelle in consiglio comunale -.
Anche di fronte a una situazione di crisi come quella attuale, chi governa la città non è in grado di liberarsi dagli interessi di bandiera, tanto meno di collaborare con le altre forze politiche.
Nell’ultimo consiglio comunale una mozione del Movimento 5 Stelle chiedeva di fare un tentativo congiunto in Parlamento per provare a far versare al rigassificatore OLT la tassa IMU, pari quasi a 20 milioni di euro, ma la maggioranza a guida PD ha votato contro. Lo riteniamo un fatto assurdo e grave”.
“Ma facciamo un passo indietro – prosegue la nota – per comprendere di che cosa stiamo parlando. Il 27 giugno 2017 la Guardia di Finanza, in una comunicazione al Comune di Livorno, affermava che l’OLT avrebbe dovuto corrispondere al Comune l’IMU a partire dalla data di entrata in funzione del rigassificatore.
Nel novembre 2017, il sindaco Nogarin comunicò che il Comune aveva inviato all’OLT l’avviso di accertamento di 19,5 mln di euro, così come segnalato dalla GdF, per il mancato pagamento 2014 e 2015 dell’IMU del rigassificatore, assimilato ad un impianto industriale ancorato stabilmente al fondale e quindi accatastabile.
Purtroppo però la possibilità di ottenere il pagamento dell’IMU dal rigassificatore venne immediatamente cancellata con un colpo di penna da un emendamento alla Legge di Bilancio 2018 a firma di tale Giorgio Santini del PD. Successivamente è stata inventata una nuova (e misera) imposta dedicata esclusivamente alle piattaforme marine: la IMPI, che prevede che i rigassificatori paghino ai comuni un’imposta soltanto sulle superfici destinate ad abitazioni e servizi civili. Risultato? Il nostro comune adesso incassa da OLT soltanto 8000 euro l’anno”.
“In questo momento di crisi energetica peraltro il rigassificatore livornese lavora a pieno regime ed è stato anche potenziato – prosegue la nota – arrivando a contribuire per il 6,5% del fabbisogno nazionale di gas (ex 5%). Riteniamo che si debba intervenire per risarcire almeno parzialmente i danni ambientali subiti in generale dalla cittadinanza e dal territorio per la presenza delle ben note fonti inquinanti, nonché dal rischio di incidente che potrebbe verificarsi per il sensibile aumento di traffico di bettoline e metaniere cariche di GPL”.
“Nel suo intervento in Consiglio l’assessora al bilancio Viola Ferroni si è limitata a mettersi “nella testa del legislatore” che ha concepito un simile sopruso nei confronti della città.
Che un’assessora al bilancio nonché i consiglieri di maggioranza non si rendano conto della differenza fra una possibile entrata di 20 milioni di euro e quella effettiva di 8000 euro ci lascia esterrefatti. Oltretutto – conclude la nota – si rinuncia alla possibilità di percepire l’IMU dall’OLT pure per i prossimi anni. Assurdo.
Ringraziamo tutte le altre opposizioni che invece hanno votato a favore del nostro atto”.
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