“In questa campagna elettorale mi sono già confrontata diverse volte con Luca Salvetti. Devo dire che mi ha colpito la sua notevole impreparazione e inadeguatezza al ruolo di sindaco. Pensavo potesse essere un buon assessore allo sport. Ma dopo averlo sentito parlare e aver letto il suo non programma sullo sport non lo sceglierei neanche per questo ruolo. Perché anche per fare l’assessore allo sport non basta sorridere e stringere qualche mano” così Stella Sorgente, candidata sindaca di Livorno, sul suo blog stellasorgente.it.
“Faccio un esempio sulla sua impreparazione e inadeguatezza – prosegue Sorgente -. Salvetti racconta spesso di una Livorno isolata, chiusa su se stessa, che non dialoga con le istituzioni superiori. Mi corre l’obbligo di ricordare a Luca Salvetti, di mestiere giornalista, che con noi al governo Livorno ha sottoscritto un Accordo di Programma con Governo, Regione, allora Autorità Portuale (oggi Autorità di Sistema), RFI e Comuni di Collesalvetti e Rosignano. Se Salvetti, tra un sorriso di circostanza e l’altro, si fosse preso il tempo di fare una banale ricerca su google avrebbe trovato i contenuti principali dei documenti di questo Accordo sintetizzati in pagine chiare. Li ha letti? Credo di no visto che nel suo programma lo cita solo in un titolo”.
“Il PD, a corto di ogni idea, dopo 5 anni di non-opposizione pensa che i livornesi desiderino tornare al solito sistema di potere obsoleto, la solita vecchia identica “osteria” che nel mentre non ha cambiato neanche una sedia – sottolinea la candidata sindaca del Movimento 5 Stelle -. E cosa fanno per convincerli? Mettono all’ingresso dell’osteria un volto noto cittadino come “direttore di sala”. E come lo trovano il direttore di sala? Vanno a Telegranducato e prendono il clone più sorridente di Gazzetti a pochi mesi dalle elezioni, facendo tra l’altro l’ennesimo spregio etico relazionale ad una persona che comunque – con tutti i suoi difetti – si era persino candidata a quel ruolo e ha passato gli ultimi 5 anni a raccontare e raccontarsi come l’anti-Nogarin”.
“Ecco questo modo del PD di “trattare” i livornesi non lo sopporto – punge Sorgente -. Questo prendere in giro, questo pensare che basti presentare come candidato a sindaco un giornalista cittadino sorridente, completamente impreparato al ruolo ma che parla bene, per far bere ai livornesi l’idea che il Partito si sia rinnovato, che siano cambiati, diventati civici e non ci sia la stessa osteria e lo stesso sistema di potere dietro, non lo sopporto proprio. Basta vedere la composizione della lista del PD per capire il livello di continuità col sistema” prosegue Sorgente.
“Chiudo con cinque domande a Luca Salvetti, per capire cosa intenda fare nella sventurata ipotesi che diventasse sindaco – conclude Stella Sorgente – 1. Continuerai la nostra battaglia per non far aprire la discarica del Limoncino e hai intenzione di parlare con i “suoi” in Regione per tentare di convincerli a tornare indietro sulla loro decisione? 2. Io voglio che Livorno diventi Capitale italiana della cultura 2021. Quali progetti hai Salvetti per questo scopo e soprattutto lo condividi davvero? 3. Chi mettete nella partecipate? Perché l’ultima volta che hanno governato i tuoi del PD al Goldoni c’era Bertini, l’AAMPS ce l’avete lasciata con 42 milioni di debiti, SPIL non ne parliamo, le Farmacie Comunali le volevate vendere al privato e mi fermo perché altrimenti è lunga. 4. Sull’Ospedale di Livorno ci dai ragione e lo teniamo lì o lo vuoi portare da un’altra parte? E infine 5. Cosa intendi fare per l’Accordo di Programma, quali sono le misure che intendi promuovere nel dialogo con Governo e Regione?”
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