“Sull’accordo con Capannori per la realizzazione di un impianto per il trattamento di rifiuti organici la tecnologia sarebbe positiva, il problema è che si accoglieranno almeno 2500 camion all’anno per soddisfare le esigenze di altri comuni – afferma Stella Sorgente (capogruppo M5s) – Nel piano industriale di AAMPS era previsto un altro impianto per risolvere i problemi dell’organico, che doveva essere realizzato assieme ad ASA, per lo smaltimento dei fanghi e della FORSU. Sembra essere anche naufragato il progetto per un impianto di trattamento meccanico biologico che avevamo proposto ad Ato Costa. Peccato, perché sarebbe stata una ulteriore alternativa all’inceneritore, che avrebbe portato posti di lavoro.
Leggiamo inoltre come l’impianto annunciato sarebbe da ricomprendersi nel piano di Retiambiente, azienda di ambito, nella quale la Giunta Salvetti non vede l’ora di poter far confluire AAMPS, per sgravarsi da ogni responsabilità del caso. Sembra poi che si riesca a chiudere il concordato in anticipo: ci fa piacere, anche perché fino a pochi mesi fa sembrava che AAMPS fosse stata lasciata dalla Giunta Nogarin sull’orlo del baratro, dimenticando i debiti delle amministrazioni PD che erano arrivati a quota 42 milioni di euro. È per risolvere questi che si è scelto il concordato. Ci fa veramente specie leggere poi l’Assessore Simoncini, consigliere di Enrico Rossi, parlare di “isolazionismo delle precedenti amministrazioni”: la verità è che Livorno è stata isolata da Rossi, perchè governata dai “grillini”, e sempre vessata dalle politiche del PD regionale sui rifiuti. Prima e soprattutto dopo i 5 stelle..
A proposito: che ne pensa Simoncini del democratico progetto calato dall’alto da Rossi e da Giani per un nuovo mega-gassificatore da costruire in area ENI? E sarà proprio un caso che, anche per il trattamento dell’organico, si è individuata Livorno come pattumiera della Toscana, viste le potenzialità dell’impianto annunciato? Perchè poi non si può chiudere l’inceneritore nel 2021 visto che Salvetti lo ha promesso alla città prima delle elezioni? Forse scambieranno lo spegnimento dell’inceneritore con la costruzione del Gassificatore? Perchè dunque sono stati bocciati tutti i nostri emendamenti sull’ambiente? Il “rossigianiano” Simoncini c’entra qualcosa con questa scelta politica del PD? Chissà.. In attesa delle risposte, chiediamo almeno un netto NO al gassificatore ENI: lo deve ai suoi concittadini e alla città. Non si può vendere Livorno per mere ragioni politiche”.
1 Comment
Lucas
17 Agosto 2020 at 13:31Livorno, e volendo un pezzo di Provincia, per meri motivi di business siderurgico e petrolifero sono già state a suo tempo svendute a pessimi offerenti in molti settori e su ricavi tutt’altro che ottimali..tradotto per gli animi semplici: il bisnes anti-territoriale , in un mese, fa piu danno che del covid in 3 stagioni.