“Invece di chiedere scusa a tutto il consiglio comunale per la scorrettezza dimostrata nel non aver parlato delle “sconvolgenti” notizie su AAMPS in Consiglio, convocando una conferenza stampa solo poche ore dopo – esordisce Stella Sorgente, capogruppo in comune (M5s) – Salvetti continua ad intervenire a mezzo stampa senza dimostrare il minimo ritegno e con argomenti insulsi.
Invece di continuare a scrivere comunicati, riferisca in Consiglio. Ha paura del contraddittorio delle opposizioni?
Vorrebbe che gli rispondessero Nogarin, Petrone e Castelnuovo, invece che Sorgente, gruppo consiliare e Montanelli?
Personalmente penso di essere molto titolata nel rispondere, anche perché ho visto con i miei occhi, nei numeri, che cosa avrebbe voluto dire ricapitalizzare AAMPS non scegliendo il concordato: quasi 11 milioni di tagli al bilancio comunale in 2 anni!
Questo avrebbe significato servizi completamente soppressi: meno asili, meno servizi culturali (Goldoni e Mascagni sarebbero probabilmente stati sacrificati per dare soldi ad Aamps), meno manutenzioni del patrimonio pubblico. Niente di tutto questo ovviamente è avvenuto. Grazie alla scelta del concordato.
Questo Salvetti ovviamente non lo dice. Come non dice che, su 42 milioni di euro di debiti ereditati nel 2014, ne rimangono oggi da pagare 13,7 circa. Ciò significa che i 5 stelle hanno risanato oltre il 66% del debito di Aamps. Non dice che, con il concordato, i cittadini livornesi hanno risparmiato, da subito, 10 milioni euro (lo stralcio dei debiti) grazie al concordato.
Preferisce invece sparare numeri parziali, evidenziare che ho risposto io anziché Nogarin: che cosa pensa di ottenere con questi distinguo?
Pensa di “dividere” il Movimento 5 Stelle di Livorno? Io fossi in Salvetti penserei alle divisioni all’interno della sua maggioranza, delle quali abbiamo già avuto prova nell’ultimo consiglio comunale. Il Movimento a Livorno è compatto e su Aamps può rispondere anche in coro alle “accuse” che ha mosso.
Per tutte le altre cifre e questioni su AAMPS ci vediamo in Consiglio comunale (e nelle commissioni). Sarà un piacere”.
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