Partirà lunedì 25 novembre un intervento del dipartimento Lavori Pubblici del Comune di Livorno per la riqualificazione della spiaggia dei Tre Ponti.
L’intervento è finalizzato al rifiorimento del principale tratto di costa sabbiosa del territorio cittadino, insignito (insieme ad altre spiagge) della Bandiera Blu e molto frequentato perché facilmente raggiungibile e dotato di numerosi servizi in grado di richiamare un’utenza eterogenea, non solo durante la stagione balneare ma anche per tutto il resto dell’anno, soprattutto gli appassionati di sport nautici.
I lavori sono eseguiti per conto della Regione Toscana, con i fondi statali stanziati in seguito al decreto 174/2018 del Presidente della Regione che dichiarava lo stato di emergenza in conseguenza degli intensi fenomeni meteorologici che colpirono la costa toscana tra il 28 e il 30 ottobre 2018.
Dopo quegli eventi, in tutto l’ambito costiero cittadino, e in particolare alla spiaggia dei Tre Ponti, si riscontrò un notevole incremento dell’erosione, con danni diffusi di varia natura, anche alle strutture ed infrastrutture, tra cui le scale di accesso alla spiaggia e il parapetto nel tratto più a sud, con distacco del muro di contenimento della passeggiata.
Storicamente, l’arenile aveva già subito molti cambiamenti e trasformazioni. Originatosi diverse decine di migliaia di anni fa grazie al deposito sedimentario alla foce del Rio Ardenza, inizialmente a ventaglio, si è profondamente modificato dopo la realizzazione dei Tre Ponti, agli inizi del ‘900.
Dopo l’alluvione del 3 ottobre 1990, che si abbatté nella zona di Ardenza, per aumentare il deflusso del Rio la luce del ponte venne ampliata, aumentandone le arcate da 3 a 5.
Già negli anni ‘90 furono eseguiti interventi di ripascimento, ripetuti nel 2007 e nel 2009, quando venne effettuato il ricarico con 1.450 mc di sabbia di cava.
Notevoli sono invece state le trasformazioni avvenute in occasione della tragica alluvione del 10 settembre 2017, che ha causato una fortissima riduzione di tutto il fronte della spiaggia, anche se con le successive mareggiate sembrava che l’originaria morfologia si stesse ricostituendo. Ma la mareggiata del 2018 ha nuovamente provocato un’importante perdita di volume, con arretramenti evidenti nel postmareggiata. Il materiale sabbioso si è disperso sui fondali marini delle zone antistanti, e risulta difficilmente recuperabile, in considerazione dei danni che potrebbero essere procurati alle praterie di posidonia oceanica, presenti in notevole quantità in tutto questo specchio acqueo.
Ma al di là dei danni provocati dai fenomeni atmosferici, l’impatto delle attività umane, dovuto ad esempio alla diminuzione dei terreni coltivati nell’entroterra, alla progressiva riduzione delle aree esondabili e alla canalizzazione del bacino idrografico, ha senz’altro ridotto il trasporto dei sedimenti e quindi il successivo accumulo nelle aree di foce.
L’intervento
La lunghezza massima della spiaggia, in regime di secca, è di 390 metri. La larghezza varia tra 1 e 27 metri, con una media di 15 metri. La superficie emersa, potenzialmente interessata dal ripascimento, è di 5mila metri quadrati.
Saranno utilizzate 6mila tonnellate di ghiaia naturale, allo scopo sia di incrementare l’arenile e di migliorarne la morfologia, sia di rallentare l’azione meteo marina, riprofilando la linea di battigia con la creazione di un elemento di difesa “morbido”.
Infatti, a differenza dell’intervento già eseguito nel 2007/2009, per il ricarico sarà utilizzato materiale a granulometria maggiore, in modo da renderne più difficile lo spostamento.
La granulometria più fine sarà adoperata solo per il riempimento finale. Le caratteristiche litologiche dei materiali individuati sono simili a quelle dei materiali esistenti nell’alveo del Rio Ardenza, e compatibili con quelli già presenti sull’arenile. Viene data preferenza a materiali naturali derivanti da semplice vagliatura di ghiaie alluvionali, che non presentano fratture dovute alla macinatura e hanno generalmente un buon arrotondamento, in grado di assicurare una permanenza confortevole ai frequentatori della spiaggia.
Oltre ad essere più consoni all’ambiente naturale tipico delle spiagge di ghiaia livornesi, questi materiali ad elevata granulometria aumentano il drenaggio della battigia, contribuendo ad una migliore stabilizzazione del litorale, premessa per una maggiore durata dell’intervento.
I lavori dureranno un paio di mesi, ai quali vanno aggiunti 20 giorni di sospensione in occasione del periodo natalizio.
Lascia un commento