E’ intervenuto a Telecentro2 il presidente del Livorno Aldo Spinelli. Nel corso della trasmissione “Avanti Livorno” il numero uno degli amaranto ha parlato della situazione di emergenza in cui sta vivendo il paese, delle difficoltà economiche che sta attraversando l’occidente e delle ripercussioni che ricadranno sulle società calcistiche. “I campionati passano in secondo piano di fronte a questa emergenza, le aziende chiudono, i lavoratori sono in cassa integrazione, i medici rischiano la vita, è giusto fermare il calcio giocato anche se intorno al settore ruota occupazione”.
“Un errore a giugno non aver confermato Diamanti, dovevo seguire il mio istinto e non dar retta alla guida tecnica, purtroppo quest’anno è stata una stagione storta sin dall’inizio”. Sulla cessione societaria: “Abbiamo un accordo con Yousif sancito da una stretta di mano il 28 febbraio davanti al sindaco e ai giornalisti, e questo per me è come aver ceduto la società. Il tempo della mia famiglia a Livorno è terminato, aspettiamo la riapertura delle frontiere in modo che l’imprenditore Olandese possa tornare in Italia a concludere la trattativa, la banca ci ha inviato notizie positive sul suo conto. Dopo vent’anni di presidenza non siamo più graditi dalla piazza, le offese dei tifosi postate sui social lo testimoniano.
Non ce la sentiamo più di ripartire e di cacciare altri soldi, attendiamo fiduciosi Yousif per passargli il testimone, il nostro tempo a Livorno è finito”
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