E’ intervenuto a Telecentro2 (TC2 canale 94 del digitale) il presidente del Livorno Aldo Spinelli. Durante la trasmissione “Pianeta B” condotta da Maurizio Zini, il patron della società amaranto ha parlato del cambio di panchina e di mister Breda, reo, a suo dire, di aver adottato un atteggiamento tattico incapace di mettere a frutto le potenzialità della squadra. Ha poi parlato della questione cessione società, dal suo punto di vista distante dalla conclusione a causa dello scarso interesse dimostrato dalla controparte, ad oggi latente nel produrre garanzie finanziarie.
Si è anche espresso sullo stop delle gare agonistiche, dimostrandosi fiducioso in una sospensione definitiva del campionato di serie B che, secondo il suo punto di vista, in qualche modo potrebbe accendere una fiammella di speranza al mantenimento della categoria.
Come spesso accade ‘Sor Aldo’ è un fiume in piena quando interviene in tv: “Guardi, dopo la gara del derby non era più possibile andare avanti con Breda. Ha voluto continuare a praticare il 3-4-3 il modulo che ci ha fruttato solo 14 punti in classifica, invece di adottare il 3-5-2 lo schieramento praticato da anni dal Livorno. In settimana io e mio figlio gli avevamo consigliato di metterlo in pratica con l’inserimento di nuovi giocatori, per i quali a gennaio abbiamo investito dei soldi. Invece ha lasciato fuori Awa e Seck, che andavano inseriti nel 3-5-2 al posto di Marsura e Porcino“.
“Sono tanti anni che sono in questo mondo e qualcosa di calcio ci capisco, non siamo una squadra da ultimo posto in classifica, abbiamo avuto una stagione poco fortunata, ma siamo stati penalizzati anche dalle scelte tecniche. Ormai dobbiamo onorare il campionato e con Filippini cercheremo di farlo nel miglior modo possibile”.
Nel frattempo in diretta tv, tra i messaggi inviati dai tifosi ne arriva uno che chiede informazioni sulla cessione della società, la domanda viene girata al presidente: “La mia famiglia è stufa di continuare con il calcio – risponde Spinelli – noi vogliamo passare la mano e chi subentra farà un grosso affare perché cediamo una società sana e con 23 giocatori di proprietà. Ma noi abbiamo anche il dovere di salvaguardare i nostri 300 dipendenti che ruotano attorno al Livorno calcio, per questo motivo pretendiamo delle garanzie vere non parole. Siamo disposti a concedere altro tempo all’imprenditore presentatoci dal sindaco, purchè si faccia vivo con proposte concrete in grado di garantire la gestione del Livorno. Mi capisce! Si può dire di tutto, anche di comprare la Juventus, ma senza le dovute garanzie finanziarie sono solo chiacchere e nient’altro”.
Prima di terminare il suo intervento Spinelli fa una considerazione sullo stop al campionato: “E’ giusto aver sospeso il campionato in questo periodo drammatico per l’Italia, a mio parere per questa stagione sarebbe opportuno fermarlo definitivamente, perché nelle regioni del nord c’è una situazione catastrofica che non si risolverà in venti giorni. La prossima gara che giocheremo sarà con il Cittadella e anche la loro provincia è abbastanza colpita dall’epidemia: sarei propenso a non giocare, scendere in campo contro i veneti sarebbe un rischio per la salute dei miei giocatori. Spero che la malasorte che ci sta attanagliando per tutto il campionato ci abbandoni e come ricompensa arrivi l’annullamento del campionato e di conseguenza il mantenimento della categoria”.
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