A poco più di una settimana dalla chiusura del mercato, il Livorno è ancora impossibilitato ad operare. Raffaele Rubino (ds amaranto), fermo “ai box” in attesa della fideiussione, è amareggiato e allo stesso tempo infuriato, così come l’ad Silvio Aimo, pronto a dimettersi se entro domani non si dovesse sbloccare la situazione. Nel frattempo Andrea Mazzarani saluta i compagni e lascia la squadra.
Ieri doveva essere il giorno della fideiussione ma la pratica è stata stoppata dall’ex presidente Aldo Spinelli, non più disponibile a firmare il 25% del fido da 750mila euro formalizzato da Vittoria assicurazioni. Contrariamente alle intenzioni dei “piemontesi” (Aimo, Casella e Presta), per Spinelli sarebbe sufficiente una fideiussione da 400mila euro, necessaria per fare mercato solo con prestiti di giocatori pagati dalle squadre di provenienza.
Senza il sostegno finanziario dell’ex presidente gli altri soci non sarebbero in grado di garantire da soli la fideiussione da 750mila euro e a questo punto sembrerebbero intenzionati a dimettersi e a lasciare le proprie quote a Spinelli, che a sua volta, come ha più volte dichiarato, non intende portare avanti da solo il Livorno.
Insomma un caos nel caos, che ha fatto andare su tutte le furie il ds Raffaele Rubino, che ora si vede svanire una serie di operazioni di mercato in entrata, praticamente già in porto. Comprensibilissima anche la partenza di Andrea Mazzarani, aggregato alla squadra dal ritiro di questa estate e in attesa di essere tesserato. L’ex fantasista del Catania saluta i compagni e lascia la compagine amaranto. Dulcis in fundo il DS Rubino è stato inibito fino al 26 Gennaio con ammenda di 500 Euro perché, “inserito in distinta come occupante della panchina aggiuntiva, prendeva posto sulla panchina principale e ivi permaneva per l’intera durata della gara (r.c.c.,panchina aggiuntiva)”, cosa che in pieno mercato rappresenta un ulteriore problema.
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