Un fiume in piena Aldo Spinelli nel suo intervento a Telecentro2. Nel corso del programma “Senza sconti” l’ex presidente amaranto mette sul banco degli imputati i soci Navarra e Ferretti, rei, con la loro scarsa partecipazione, di recare danni alla società, ed esprime ancora una volta la sua collera verso una parte di stampa, secondo lui colpevole di aver causato il suo allontanamento dalla società. Ma non si risparmia a lanciare appelli ai tifosi di restare uniti intorno alla squadra, in questa situazione di difficoltà. “E’ inutile stare a parlare degli acquirenti di turno che oltretutto non esistono, bisogna concentrarsi a sostenere la squadra che è l’unica cosa che conta in questo momento. Favilla, il gruppo indiano, sono tutte favole, puntiamo alla salvezza incoraggiando i nostri giovani che ci faranno raggiungere l’obiettivo. Guardate, a me non interessa altro che il Livorno, non seguo neanche le altre partite”.
Sull’azionariato popolare Spinelli si mostra scettico nella sua riuscita.: “Livorno non è Barcellona o Madrid, apprezzo l’iniziativa, perché il Livorno è dei livornesi, ma portare avanti una società di calcio richiede risorse e investimenti importanti, che difficilmente i tifosi da soli potranno far fronte. Se comunque l’iniziativa andrà avanti cercherò di collaborare, perché è giusto che il Livorno appartenga ai suoi tifosi, in tal caso sarò pronto anche a cedere le mie quote e a sostenere l’iniziativa contribuendo con 100mila euro”.
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