I militari della Guardia di Finanza e il personale della Polizia Provinciale di Livorno hanno notato pozze oleose ed evidenti tracce di trafilamento di oli esausti verso il canale scolmatore. Dopo verifiche, l’inquinamento è risultato derivare dall’impianto di alta pressione di un’autogru utilizzata per l’alaggio ed il varo delle imbarcazioni da parte di un cantiere livornese; inoltre il veicolo era stato installato in modo permanente senza le previste autorizzazioni demaniali. L’autogru e l’area abusivamente occupata sono state sottoposte a sequestro, mentre il rappresentante legale del cantiere nautico (A.A. di 54 anni) è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria, per l’inosservanza alla normativa del Testo Unico sull’Ambiente e per l’occupazione dell’area, così come previsto dal Codice Penale. Ulteriori accertamenti sono in corso al fine di verificare possibili violazioni alla normativa concernente la sicurezza sul lavoro. La cooperazione con la Polizia Provinciale, inserita in una più ampia cooperazione con gli Enti Locali, ed il costante controllo del territorio da parte delle Fiamme Gialle conferma l’importante ruolo del Corpo della Guardia di Finanza nella tutela dei beni comuni quali Demanio ed Ambiente; il concorso alla vigilanza, prevenzione e contrasto delle violazioni nello specifico settore viene effettuato anche per il tramite delle specifiche dotazioni tecnologiche della propria componente Aeronavale.
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