Altopascio, piccola cittadina della provincia di Lucca famosa oggi per il pane, era in passato molto conosciuta per l’ospedale che dava rifugio ai pellegrini sulla via per Roma, Gerusalemme o Santiago de Compostela. Il celebre ospedale dei frati dell’Ordine di Tau, nodo cruciale nel Medioevo era già famoso nel 1084; come simbolo dell’ordine, i frati di Altopascio utilizzavano il segno del Tau, lettera greca la cui forma richiamava alla memoria quella del bordone (bastone usato dai pellegrini), della croce (il sacrificio di Cristo) e dello stemma dei frati francescani. Ecco da dove deriva questo nome, alquanto singolare per una squadra di calcio, squadra che il Livorno deve cercare di battere se vuole restare in scia del Figline dopo la sconfitta di domenica scorsa in casa. Inizio combattuto con entrambe le squadre che cercano il sopravvento; subito al 9° ammonito Pecchia che blocca un contropiede avversario. Pericoloso il Tau all’11° con un colpo di testa di poco alto, ma il Livorno sembra poco brillante atleticamente sul terreno pesante. Il Livorno si vede al 20° prima su una rovesciata di Bellazzini e poi su un tiro a giro di Gelsi; anche quest’ultimo viene ammonito al 33°. Il primo tempo termina dunque sullo 0-0 col Livorno che dopo un inizio lento ha ripreso un po’ l’equilibrio anche se non è mai stato molto pericoloso nell’area avversaria. Secondo tempo che si apre col sole, ma continuano i malintesi tra gli amaranto: al 48° Bellazzini spreca al limite dell’area mentre Ferretti andava servito al centro. Al 50° è Vantaggiato ad impegnare Di Biagio a terra, poi scivola Ferretti al 55° in area e non riesce a servire nessuno; al 60° Frati rileva Gelsi con Pecchia che si sposta a sinistra. Al 63° ammonito anche Ferretti e poi al 66° Vantaggiato sblocca di destro dal limite: 1-0. Al 69° Apolloni rileva Ferretti, poi Ghinassi per Franzoni e Pulina per Bellazzini. Il Livorno raddoppia ancora con Vantaggiato al 76° con un bel tiro al volo da dentro l’area, subito replicato al 78° su punizione da 40 metri: e sono 3. Ci riprova San Daniele all’83° ma il tiro viene respinto, all’88° viene sostituito da Durante e gli viene concessa l’uscita dal campo con ovazione da parte dei tifosi livornesi. Cerca Benedetti il gol della bandiera ma Mazzoni si oppone in angolo. Il Tau però segna il gol della bandiera al 94° con Benedetti che supera di testa Mazzoni. Una vittoria che è utile non solo per raggiungere il Figline in testa alla classifica, ma anche come differenza reti.
Pagelle
Angelini: 6 il modulo resta lo stesso 4-3-2-1, centrocampo affidato a Gargiulo e Pecchia, fiancheggiati da Gelsi in copertura, in difesa Palmiero centrale ed in avanti Ferretti con Vantaggiato.
Mazzoni: 5.5 in pratica mai impegnato, se non al 90° poco reattivo sul gol
Franzoni: 6 uno dei pochi ad avere gamba
Giuliani: 6 da esterno basso è nel suo ruolo, è in palla
Palmiero: 6 anche se è il suo ruolo vero, ci gioca dopo tanto tempo
Russo: 6 stavolta l’esperienza lo aiuta
Gargiulo: 6 imposta da solo ma lavora anche in interdizione
Pecchia: 5.5 meno dinamico del solito, frenato all’ammonizione
Vantaggiato: 8 tripletta pesante
Ferretti: 5.5 macchinoso, poco pericoloso
Gelsi: 6 utile per dinamismo, ma poco preciso nelle conclusioni
Bellazzini: 5.5 giostra sulla fascia dove soffre il dinamismo del giovane avversario
Frati: 6 porta quel movimento che serviva
Apolloni: 6 utile rinforzo a centrocampo
Pulina: 6 utile ingresso in campo
Ghinassi: 5 dormita sul gol
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