Giuseppe Pancaccini ci ha lasciato: attore, regista, autore, Giuseppe è stato un uomo di Teatro che ha legato indissolubilmente il suo nome al teatro popolare livornese. La Fondazione Teatro Goldoni lo premiò una prima volta con una targa alla carriera nel 2013 “Grati per l’impegno di una vita a favore del teatro e della città di Livorno”; lo vogliamo ricordare proprio con le sue parole di allora, mentre visibilmente commosso riceveva il premio dalle mani dell’allora presidente del Goldoni Marco Bertini: “E’ un riconoscimento che mi giunge del tutto inaspettato – disse – e perciò ancora più gradito. Lo voglio dedicare alla mia famiglia per i 50 anni di continua vicinanza e condivisione di tutta la mia vita, privata e teatrale ed al mio maestro, l’indimenticabile Gino Lena a cui devo moltissimo e che non ha mai ricevuto in vita alcun premio ed attestazione. Grazie a tutti”.
Gli dobbiamo moltissimo e nel 2021 il Goldoni con il suo Presidente-Sindaco Luca Salvetti, volle rivolgergli un ulteriore pensiero e riconoscimento nominandolo “Testimone” del Teatro e per il Teatro a Livorno, per essere stato interprete in oltre mezzo secolo di carriera della livornesità più autentica e creativa, contribuendo nel tempo a rendere la sua città più viva, più ricca di cultura, socialità e svago. Un artista che con il suo lavoro ha saputo regalare a tutti più di un sorriso e che ci ha resi più ricchi, di umanità innanzitutto.
Instancabile promotore ed animatore dei palcoscenici labronici, Pancaccini era anche un autentico, appassionato cultore della lirica e lo avevamo avuto con noi al Teatro Goldoni alla serata conclusiva della stagione poco più di un mese fa per la “Turandot” di Puccini. Ciao Giuseppe.
da Ufficio Stampa Teatro Goldoni
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