La Telenovela amaranto continua, in mezzo alle sconfitte sul campo, con colpi di scena che non sembrano finire mai. Si comincia con Amaranta sul cui portale appare la notizia che l’imprenditore milanese Franco Favilla starebbe per presentare l’offerta per l’acquisizione delle quote del Livorno. Non si conoscono, al momento, i contenuti della proposta, anche se è logico immaginare che il proprietario ed amministratore delegato della multinazionale Seasif Holding chiederà all’ex patron Aldo Spinelli, attualmente socio di minoranza del club di via Indipendenza, di provvedere assieme a lui alla copertura del grosso debito che il Livorno ha accumulato negli ultimi anni di gestione. Una richiesta, se dovesse corrispondere al vero, logica e congrua, visto che Favilla si farebbe comunque carico di debiti altrui. Bisognerà adesso vedere se Spinelli e gli altri comproprietari accetteranno la proposta che, secondo indiscrezioni, dovrebbe essere avanzata da Favilla in primis a Spinelli e quindi a Guido Presta, Umberto Casella, Silvio Aimo, Rosettano Navarra e Mauro Ferretti. A parte che non si capisce perché Favilla dovrebbe fare un’offerta all’Amm. Delegato di una Società (Casella) e non al socio proprietario delle quote (Cornaglia), ma dov’è la differenza rispetto a quanto propose a Dicembre Navarra a Spinelli?
Grande parata in tribuna nella partita infrasettimanale con l’Alessandria, oltre ai soliti notati Borgo e Verdolini, il primo che non ha ufficialmente ruolo, il secondo ma non si è dimesso? Chissà a che titolo entrano. Presente anche il Pres. Heller che continua a confermare la trattativa col sor Favilla il quale, a detta sua, si occupa personalmente della vendita quote coi diretti soci, ecco perché lui non se sa nulla. Sarà…
Amelia nell’intervista post gara con l’Alessandria ha detto che Nunziatini ricorda Chiellini, l’augurio è che faccia la stessa carriera, ma soprattutto che il neo allenatore amaranto ci abbia preso…
Si continua poi in varie trasmissioni televisive a diffondere imprecisioni sulla possibilità di giocare i play out: al di là del fatto che viene sempre presa come pietra di paragone la classifica del momento ignorando che ci sono partite da recuperare (Como, Pergolettese, Olbia e Giana hanno una gara in meno, la Pro Sesto due), ma il regolamento è chiaro: debbono esserci 8 punti o più perché la penultima o la terzultima NON disputino le due gare dei play out, come spiegato all’art. 49 comma 1, lett. b) delle NOIF dove si dice che le squadre classificate all’ultimo posto dei gironi “A” e “B” al termine della regular season del Campionato Serie C sono retrocesse direttamente al Campionato di Serie D; le ulteriori sei retrocessioni saranno regolate, attraverso la disputa dei Play-Out, secondo la seguente formula:
a) la squadra quintultima classificata disputa una gara di andata ed una gara di ritorno con la penultima classificata così come la quart’ultima con la terz’ultima; la gara di andata viene disputata sul campo delle squadre classificate peggio;
b) a conclusione delle due gare in caso di parità di punteggio dopo le gare di ritorno, per determinare la squadra vincente si tiene conto della differenza reti; in caso di ulteriore parità viene considerata vincente la squadra in migliore posizione di classifica al termine della regular season del Campionato Serie C. Quindi conta la differenza reti prima della posizione di classifica acquisita nella regular season, ecco perché al di là di tutto è importante evitare le goleade.
Le squadre che risultano perdenti nelle gare verranno classificate retrocederanno al Campionato di Serie D, parimenti retrocederanno in Serie D la quart’ultima e la quant’ultima qualora il distacco dalla squadra terzultima e penultima classificata sia superiore a 8 punti.
Infine il 23 Marzo pare che verrà discussa l’ulteriore penalizzazione, si parla di altri 2 punti che verranno sottratti alla anemica classifica amaranto.
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