L’ennesima puntata dedicata alle scelleratezze amaranto parte dal Tirreno che auspica una ripartenza da zero per il Livorno, arrivati a questo punto tra zero e sottozero…
Proteste poi su Urban TV per la mancata comunicazione della situazione dell’addetto stampa del Livorno messo in cassa integrazione, che ha lasciato la stampa tutta orfana di un aiuto essenziale per svolgere il proprio lavoro: da un lato si chiede collaborazione alla stampa e dall’altro ci si comporta così. Sul fronte societario apprendiamo dal Telegrafo dell’imminente ritorno in società di Verdolini, il braccio destro di Heller, non si sa con quale mansione, evidentemente per lui non c’è pericolo di cassa integrazione…anche se qualcuno dice che la sua opera è stata richiesta solo allo scopo di trovare contatti giusti con la Federazione, certo si chiedono favori a chi è stato costretto alle dimissioni, molto credibile.
Per chi si chiede chi pagherà la prossima scadenza del 16 Marzo, dovrebbe ormai essere chiaro che c’è stato un accordo con la Banca di Lucca che anticiperà i 320.000 E necessari usando l’ultima (?) tranche del paracadute alla B; ancora ad Urban TV risulta che l’esposizione debitoria del Livorno sia di 6 milioni di E! Di questi 2 sarebbero garantiti dalla famiglia Spinelli. Esiste il pericolo che il Livorno non finisca nemmeno questo campionato causa fallimento, ma allora cosa avrebbe pagato a fare a Dicembre (in ritardo) lo stesso Spinelli?
Amaranta continua ad affermare che la trattativa col sor Favilla è vicina alla conclusione, ma Spinelli deve prima accettare di pagare i debiti creati nella sua gestione. Siamo alla follia pura, dovrebbe essere ormai evidente a tutti che tutto il teatrino è stato messo in atto proprio perché Spinelli non voleva e non vuole pagare tali debiti, come si fa a non averlo ancora capito? Con la retrocessione tra i dilettanti vengono in pratica dimezzati i debiti (assunti da FIGC e dallo Stato) e liberalizzati i contratti, perché non approfittarne? Bisogna comunque ricordare che un’eventuale iscrizione al campionato Dilettanti deve pur sempre superare il vaglio della Covisod (dove la d finale sta per dilettanti) e non è detto che la cosa sia automatica. Detto in poche parole portare avanti un carrozzone come l’attuale, oberato dai debiti, non sembra proprio essere la strada giusta neanche in Serie D, d’altronde se il sor Favilla aspetta la ‘discesa’ in quarta serie non farebbe prima a presentare un’offerta alla Pro Livorno che non ha debiti ed ha perfino un proprio campo di allenamento?
Incredibili poi le considerazioni sul Livorno ascoltate nella trasmissione Livorno Olè, testuale: “La fortuna del Livorno è stata essersi trovato nel Girone A”! Certo è una bella fortuna trovarsi a -4 dalla penultima, potevamo essere a -15 negli altri gironi! E’ intervenuto poi Fabio Galante che ha rivelato che il tentativo messo in atto tre anni fa per rilevare la società è stato reiterato recentemente da parte di un suo amico, Roberto Angiolucci che fa parte del Gruppo Maurya.
Per ciò che riguarda Livorno Popolare vengono ripetute continuamente le linee guida del progetto, che intende andare avanti persino se dovesse avvenire un fallimento. L’obiettivo resta di arrivare a 3000 iscrizioni ed in seguito ad 1 milione-1.550,000 Euro con le sottoscrizioni e tramite trust.
Infine si sente anche la voce dei tifosi dei club amaranto (esistono ancora?) per il Club Il Porto l’ex giocatore amaranto Corrado Nastasio ha esternato al Tirreno tutta la propria rabbia per la situazione societaria attuale, evidenziando le colpe dell’ex(?) presidente amaranto. Si attende la replica di qualche mandolinaro In cerca di consensi (leggasi click).
Passando al campo Amelia, intervistato da chi era presente a Gorgonzola, si è lamentato di qualche indecisione in difesa ed ha dichiarato di sperare nel rientro di Braken per guarire dalla mancanza di gol (!).
Dispiace certo che la figura di uno degli ‘eroi’ amaranto si macchi con questo finale di stagione, un po’ come era successo a Filippini che per la bramosia di entrare nel calcio da allenatore si è bruciato. Ma fare l’allenatore è tutt’altra cosa che fare il giocatore come si è capito anche a livello più alto della Serie B o C e nei momenti critici non servono ‘invenzioni’ tipo Nunziatini centrale di sinistra o Evan’s punta, ma solida esperienza di chi ha già lottato per la sopravvivenza, che ovviamente non avrebbe mai accettato di venire per un’impresa senza speranze di riuscita. Finiamo con le parole di Andrea Mazzarani il quale in conferenza stampa ha detto che la squadra crede ancora di potersi salvare, basterebbe vincerle tutte. Cos’altro aggiungere?
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