Iniziamo questa puntata con una comunicazione importante: è stato ufficialmente approvato dall’autorità competente il test per scoprire immediatamente se un interlocutore è persona che ragiona o se ripete solo quanto letto/sentito dire. Si tratta di un test che presuppone semplicemente la risposta ad una domanda, in grado di evidenziare le conoscenze di chi risponde. In caso calcistico la domanda è: quante sono le quote di proprietà di Spinelli nel Livorno? Chi risponde 10%, che sia un semplice tifoso o un giornalista professionista, dimostra di essere un ignaro. Ciò vuol dire una persona che ignora, che non sa. Ad esempio, nel caso in questione, non sa che quando in una società è stato deliberato un aumento di capitale e solo uno dei soci ha immesso dei soldi, gli altri automaticamente (scaduti i termini) vedono diminuire le loro quote. Dunque attualmente Spinelli ha molto più del 10% e se nessuno metterà soldi entro Giugno, eccetto lui, avrà di sicuro la maggioranza, al di là di quello che dice lui stesso.
Domenica mattina articolo sul Tirreno di G.Corsi con intervista a Spinelli che come prima cosa dichiara di aver versato nel Livorno 625.000 E (più il paracadute dalla B) e Presta 120.000 E (vedi sopra) aggiungendo poi che non ha ricevuto un fax con lettera di impegno dal Gruppo Maurya (lui ha detto l’indiano). Ha poi detto di “non aver mai sentito” il sor Favilla ed ha accusato per questa annata fallimentare sia Navarra che ha smembrato la squadra (Bogdan al Lecce per 4.5 milioni) che Heller che non ha fatto ricorso contro i 5 punti di penalizzazione.
Va poi rilevato che la prossima settimana non è cruciale solo per il Livorno, 2 giorni dopo l’Assemblea del 23 scadono infatti i termini per il passaggio di proprietà della Salernitana (cui aveva tentato di concorrere anche Spinelli); le ultime notizie parlano di una vecchia conoscenza interessata: Maurizio Mian, non è chiaro se con un cane al fianco o no, ma comunque ha già dato la linea del mercato: Balotelli.
Lunedì arriva notizia da LivornoLive che è arrivata la lettera di intenti del Gruppo Maurya che però “non sposterebbe gli equilibri a suo favore”. Ci sarebbe l’offerta di 2 milioni a fronte di 1.5 di E che dovrebbero pagare gli attuali soci, ma qualsiasi altro debito saltasse fuori sarebbe a carico dell’attuale proprietà che per 10 giorni non potrebbe trattare il Livorno con altri soggetti. Lunedì stesso intanto Presta è a Genova per “concludere per l’italo-svizzero”, del quale si dice sia “proprietario di 4 aziende nel suo paese che operano nel trasporto ferroviario ed aereo”! Resta da capire quale sia il suo paese, l’Italia o la Svizzera? Il nome di questo multi imprenditore che spazia dall’elettronica ai trasporti sarà mai svelato?
Certo, bastava attendere poche ore, verso mezzanotte è amaranta che propone in esclusiva il nome, si tratterebbe di Walter Tisone che opera nel campo dell’informatica, delle nuove tecnologie e dell’IA, ma che non ha alcuna esperienza nel calcio; non è chiaro se sia da solo o con altri imprenditori.
Basta fare una semplice ricerca su Google e si trova l’amministratore unico della Codin (Consulenti d’Informatica) dal fatturato di 4 milioni, che fu accusato nel 2011 di aver fatto parte di un’associazione temporanea di imprese che avrebbe finanziato nel 2004-9 partiti politici con 250 milioni, parte del miliardo e mezzo d’euro elargiti da Enav, secondo l’ex consulente di Finmeccanica Lorenzo Cola. Ma non solo informatica perché la Codin con sede a Roma è stata chiacchierata anche per aver fornito auto di lusso tedesche prese a noleggio dalla Europcar a Stefano Pedica, senatore dell’Italia dei Valori, nel 2007 che utilizzava come auto blu anche privatamente, collezionando multe su multe.
L’unica trasmissione che continua come detto è Amaranto Weekly di Urban Livorno, ma purtroppo non si tratta che di una ‘discussione’ tra i 3 conduttori senza interventi esterni e, sostanzialmente, senza aggiornamenti. L’unico intervento interessante è nei commenti ad opera di Gianni Palumbo (perché non farlo intervenire in voce?) che ha confermato che nella Pec inviata al Livorno “c’era scritto 2 milioni, dopo 7 mesi di interlocuzioni e mentre sono venuti fuori debiti occulti tipo 500.000 E richiesti dall’ex addetto stampa (Nacarlo?) in un’udienza lo scorso lunedì come liquidazione. Mercoledì 23 comunque secondo lui uscirà un altro coniglio dal cilindro, nel frattempo Spinelli continuerà a mettere i soldi sufficienti per pagare gli stipendi agli attuali dirigenti“. Queste sono informazioni rilevanti, molto più dello stantio dibattito che è poi sfociato nella pallacanestro (?)
Martedì si apre col recupero di LivornoLive che conferma il nome di Walter Tisone anche se “secondo la stampa svizzera nella serata di ieri avrebbe fatto un passo indietro ed al momento non ci sarebbero le condizioni per prendere il 100% del Livorno, anche se oggi ci sarebbe il secondo round della trattativa; intanto Presta avrebbe dato disponibilità a coprire il 10-20% del nuovo progetto:” il che vuol dire ricapitalizzazione.
Ulteriori indiscrezioni appaiono sul Tirreno di martedì il cui titolo è chiaro: ”Ma a queste condizioni non vado avanti…” frase attribuita a Tisone stesso che era sbarcato a Genova coi legali per finalizzare ed invece se n’è tornato in Svizzera convinto di aver perso un giorno; motivo della delusione il fatto che Spinelli abbia alzato nuovamente la posta. Tuttavia se l’accordo originale venisse confermato lui ci sarebbe ancora. Nessun commento da parte di Spinelli.
A questo punto sembra evidente che il nodo sono dei debiti che sono a conoscenza di Spinelli (tipo cause intentate, che saranno certamente perse, ma non fanno parte attuale della due diligence). Spinelli pretende che il compratore si accolli ogni futuro addebito (sapendo di cosa si parla), ma nessun imprenditore firmerà mai con questo obbligo.
La nottata di martedì vede apparire alcuni articoli che offrono opinioni abbastanza divergenti,
LivornoLive inizia con un articolo nel quale ipotizza cosa potrebbe accadere alle 17 di mercoledì quando avrà luogo l’attesa Assemblea dei Soci, paventando due possibilità: 1) Spinelli (forte di un accordo con Tisone, Maurya o Popovic) presenti ad un notaio un assegno da 1.450.000 E e si riprenda il Livorno per poi cederlo a qualcun altro, dato che un potenziale acquirente potrebbe versare il milione solo a nome di uno dei soci attuali 2) grazie ad una legge del 2020 però è possibile alla maggioranza attuale ‘sterilizzare’ il debito di 1.450.000 E fino al 2025 posticipando di 30 giorni il pagamento dei 3 milioni per la ricapitalizzazione; un potenziale acquirente avrebbe allora 30 giorni di tempo per sottoscrivere il 100% ma dovrebbe versare solo IL 25% inizialmente con gli altri soci che resterebbero in possesso delle quote fino al pagamento totale. Bisogna vedere cosa ne penserebbe il sindaco revisore Mastrangelo.
Amaranta invece pubblica 2 articoli, uno in cui si elencano le società di Tisone (2 in Svizzera ed 1 in Italia), ipotizzando poi che la riunione si tenga alle 17 a Torino davanti al notaio Valente, ipotesi smentita nel secondo articolo dove si dice che l’Assemblea avverrà come previsto in videoconferenza e non si esclude che nella stessa venga presentato Tisone come nuovo socio.
Sì, proprio colui che aveva detto appena ieri: “Ma a queste condizioni non vado avanti, ho perso un giorno di lavoro a venire a Genova”…
Non c’è però bisogno di aspettare tanto, perché sul Tirreno di mercoledì mattina vengono esaminate varie ipotesi, fermo restando che le probabilità non ci sia alcun aumento di capitale sono altissime. Comunque secondo il Tirreno la convocazione dell’Assemblea dei soci è per le 17 a Torino nello studio del notaio Valente per mettere sul tavolo 1.400.000 E per diventare l’unico proprietario, certo non fa parte di nessuno dei soci attuali, ma Maurya, Popovic o Tisone?, Prima c’è però da approvare il bilancio chiuso al 31 Maggio appunto a -1.500.000 E. Poi le ipotesi sono 3: 1) Ricapitalizzare mettendo 1.400.000 E, spazzando via tutti gli attuali soci, ma ciò può essere fatto solo da uno dei soci attuali, non da ‘esterni’, potrebbe farlo Spinelli se avesse raggiunto un accordo con qualcuno dei ‘pretendenti’ ma con chi? Nemmeno il tentativo di ricucire con Tisone effettuato da Presta è andato a buon fine Spinelli non si è presentato alla conference call! 2) ipotesi della sterilizzazione delle perdite, dunque il 1.400.000 E di perdite sarebbe messo in cantina per 5 anni, l’Assemblea delibererà il solito aumento di capitale da 3 milioni da sottoscrivere entro 30 giorni, con versamento di 1 milione subito e 2 milioni entro 1 anno! Se un nuovo socio (Maurya o Tisone) versasse subito 3 milioni avrebbe solo il 60% delle quote. Qui si parla di una cosa impossibile, se esistesse uno sprovveduto del genere si sarebbe già fatto avanti e sarebbe stato spennato bene. In teoria esiste anche l’ipotesi 3) portare i libri in tribunale da parte del Pres. Aimo. Invece succede ciò che nessuno aveva ipotizzato: Spinelli non si presenta nemmeno all’Assemblea ed al termine della stessa arriva uno scarno comunicato del Livorno calcio:
“Il presidente del Cda vista la richiesta di integrazione della documentazione a supporto del bilancio e la non totalità dei soci ha deliberato di convocare l’Assemblea per il giorno 2 Luglio con all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio, l’aumento di capitale o in alternativa la messa in liquidazione della Società, oltre al rinnovo delle cariche sociali. Vista la difficoltà per dar seguito alla continuità aziendale tutto il Cda ha rassegnato le dimissioni.“
Parecchi i commenti dei tifosi sulle varie pagine Facebook, tra cui il seguente di Stefano Giorgi:
“La messa in liquidazione e la conseguente nomina, da parte del tribunale, di un commissario liquidatore darebbe ad un eventuale acquirente la certezza di avere un interlocutore affidabile e un prezzo certo, senza rischi di revocatorie e la certezza che i soldi versati vadano a ripianare i conti della società. Chiunque voglia acquistare il Livorno, aspetta solo questo.”
Secondo Livorno Today i soci dovranno “deliberare tra meno di 10 giorni e se non verrà trovato un accordo si aprirà la strada della messa in liquidazione.”
Trasmissione speciale di amaranta tv in cui è stato rivelato che l’impegno del Gruppo Maurya era di immettere 5 milioni subito e 20 nei prossimi 5 anni, ma non gli è stata data risposta.
Poi c’è stato l’intervento di Heller che, dopo aver espresso amarezza per l’esito dell’Assemblea, polemizzando poi con chi ha detto che Spinelli è stato lasciato solo (Pasquale Lamberti) ha poi detto di essere stato lui stesso a chiedere ed ottenere le dimissioni dell’intero CDA. L’intero passivo del Livorno è di 5.700.000 E. Il 28 Giugno ci sarà l’ennesima scadenza federale col rischio concreto di non essere nemmeno iscritti alla Serie D. Chiaro che ora starà al sindaco unico Mastrangelo trarre le conclusioni.
É stato anche detto che qualcuno del mondo dell’Ippica è disposto ad acquistare i terreni di Fauglia per 430.000 E e che costui è stato messo in contatto con Spinelli stesso.
Heller ha anche svelato come Spinelli abbia cambiato le carte in tavola nella trattativa col sor Favilla, dopo che era stato raggiunto un accordo per il pagamento dei debiti a metà.
Giovedì titolo che strappa un sorriso sul Tirreno: Il Livorno riesce a rinviare il rinvio…a firma Mauro Zucchelli dove si evidenzia come, con le dimissioni dell’intero CDA compreso Aimo (che ne era anche presidente), si sarebbe all’aut aut: o ricapitalizzazione o fallimento. Impensabile che nessuno degli attori fin qui visti metta sul piatto 1 milione e poi altri 2 entro 1 anno per avere poco più della metà delle quote (e dei debiti da pagare).
Venerdì si apre con la notizia riportata da Livorno Today che il Livorno è stato sfrattato dallo stadio, firmata infatti la revoca della convenzione da parte del sindaco Salvetti che ha dato 60 giorni di tempo per la riconsegna dei locali liberi da persone e beni, causa reiterato inadempimento e perdurante morosità. Nell’atto è anche prevista l’escussione della fideiussione rilasciata nel 2013.
Conferma sul Tirreno, venerdì sera sul web e sabato sulla carta stampata che deve sempre rincorrere il web, forse per colpa delle ferie di qualche collaboratore?
Intanto secondo quanto rivelato da amaranta, pare che rimbalzi una voce dalla Liguria, Spinelli sarebbe interessato al ‘marchio’ del Savona, messo all’asta venerdì 25 giugno, notizia poi smentita.
Nel pomeriggio di venerdì trasmissione online di Codice Rosso dal titolo Calcio, Superlega ed economia del debito con la partecipazione di Pippo Russo
In nottata il commento di LivornoLive dal titolo Black Out Livorno dove si evidenziano le perplessità suscitate dal comportamento di Spinelli, mentre le spese correnti crescono l’Assemblea dei Soci è ora convocata per il 2 Luglio in prima seduta e per il 9 in seconda. Si andrebbe alla ‘sterilizzazione quinquennale’ del debito di 1.450.000 E che va però prima deliberata e poi approvata dalla maggioranza, cioè da Spinelli.
Sabato mattina arriva anche una nota dal Gruppo Maurya che rilancia l’interesse per il Livorno: “Le condizioni, i termini e le garanzie sono stati ampiamente discussi e presentati nella lettera di intenti già in possesso di tutti i soci del Livorno”, spiega una nota inviata alla stampa dallo studio Benigni che rappresenta in Italia gli interessi di Maurya. “Attendiamo il loro consenso affinché si possa procedere in tempi brevi allo svolgimento della due diligence. Qualora la stessa dia risultati positivi, il gruppo è pronto a dare seguito all’acquisito delle quote del Livorno Calcio”.
Il problema è però più generale, lunedì 28 giugno scadono i termini per l’iscrizione alla Serie D, naturalmente chi si iscrive dovrà passare il vaglio della Covisod e non basta certo sterilizzare il debito, anche perché un conto è posticipare i debiti fiscali, altro quelli dei fornitori ed appena uno di questi farà un’istanza di fallimento che succederà? C’è poi il problema stadio, dove giocherebbe eventualmente il Livorno? Insomma l’ultima mossa di Spinelli sembra più una ripicca verso gli alleati che una ponderata azione strategica, ma il tempo scorre…
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