La domenica 11 Luglio si apre con un comunicato del presidente del Coordinamento Club Livorno Ivano Falchini che contesta apertamente le affermazioni presenti nell’ultima intervista a Spinelli del sabato precedente e chiede risposta ad alcune domande che sono poi le domande che si fanno tutti da mesi: come mai col suo 10% Spinelli che dice di ‘essere fuori’ dalla società amaranto riceve e nega il consenso a possibili acquirenti? Perché accusare il sindaco quando non si sono saldati gli arretrati per l’uso dello Stadio? Perché la Federazione interviene solo ora per dire che la ‘nuova’ dirigenza amaranto non ha presentato la documentazione necessaria per subentrare a Spinelli? Contestate anche le affermazioni di Navarra e Gherlone che anche loro avevano contestato il sindaco. Comunicato che lamenta la situazione ma, in sostanza, non propone alcunché.
La risposta del sindaco Salvetti appare sul Tirreno di domenica in un articolo intitolato: “Chiamerò Maurya la sua offerta è ancora lì”. Il sottotitolo: “Aspetto l’offerta a vendere del liquidatore pronto ad aiutare ogni trattativa, ma questi ci hanno portato allo sbando”. Nell’intervista si comincia con la constatazione delle accuse di Spinelli un po’ a tutti, dicendo che si è sempre comportato così ma adesso rischia di “finire in maniera ingloriosa la sua lunga militanza nel mondo del calcio”. Nel merito contestata l’affermazione che sia stato il sindaco di Pisa a trovare un acquirente per quella società: “lo ha trovato il pres. Corrado a Forte dei Marmi, lo avesse fatto anche Spinelli nei suoi frequenti viaggi a Montecarlo…” Riguardo all’accusa di Navarra definita ridicola la soluzione prospettata, dicendo di aver incontrato il sindaco di Pontedera che gli ha spiegato come ha agito in una situazione molto diversa, perché ha preso in custodia le quote del Pontedera che era una società sana, non con 3 milioni di debiti! Riguardo a Gherlone che lo aveva accusato di essere un sindaco ultras ha detto che era ed è tifoso ed ha rivelato che il giorno della retrocessione allo stadio i soci guardavano in una saletta in tv Udinese-Juventus facendosi foto a vicenda. “Se Gherlone adesso fa il liquidatore dica chiaramente quali sono le condizioni a cui un nuovo socio possa subentrare, lo aspetto in Comune lunedì”; c‘è stato un contatto e Gherlone avrebbe detto che se ci sono soci pronti a fare offerte con la garanzia del sindaco devono uscire allo scoperto lunedì. Salvetti ha ribadito di essere a disposizione fino al 22 Luglio di chiunque voglia presentare un’offerta scritta di acquisto, questo vale per Tisone, Maurya o altri e lui farà da testimone dell’operazione accompagnando la trattativa: “in questo modo capiremo chi fa i giochetti e chi è responsabile della cancellazione del Livorno”. In questi 2 anni almeno 7 persone hanno incontrato il sindaco (alcuni sconosciuti alla stampa) e comunque ha ribadito che avrebbe contattato in serata il Gruppo Maurya. Apertura infine a Livorno Popolare “ma deve essere la città ad esserne convinta, non il sindaco”.
In un trafiletto poi c’è scritto che lo stesso Spinelli avrebbe contattato Tisone, mentre i referenti del Gruppo Maurya hanno allertato l’imprenditore indiano, ma il tempo stringe…
Nel frattempo le altre società si sono mosse: l’Arezzo è in attesa del ripescaggio, l’FC Messina (che ha vinto i play off sabato battendo 2-0 il Gelbisan) “si sente in Serie C” e chiederà la riammissione e secondo Mr. Costantino con la loro media saranno i primi ad essere ripescati, mentre l’ACR Messina che ha vinto il campionato con 2 punti di vantaggio in C c’è già. Delle società bocciate il Carpi ha fatto ricorso tramite l’avv.Grassani, ricorso effettuato anche da Samb e Paganese, mentre il Novara ha manifestato il proprio dissenso per la decisione della FIGC definita inesatta. Pur tuttavia Nicola Binda definisce gravi le posizioni di Chievo in B, Carpi e Novara, non risolvibile quello della Casertana e risolvibili quelle di Samb e Paganese. Comunque l’ultima chance sarà il Collegio di Garanzia del CONI previsto prima del 27 Luglio, quando verranno stabiliti i gironi di Serie C.
Lunedì 12 luglio attenzione sui giornali dedicata alle prese di posizione dei club amaranto. Secondo il presidente del Coordinamento Ivano Falchini le dichiarazioni recenti non sono accettabili; stessa opinione di Fernandez Africano del Club Magnozzi che esprime solidarietà e piena fiducia al sindaco; parere identico quello di Nedo Di Batte del Club Campanile “Non si è ancora capito dove vuole andare Spinelli” mentre si esprime solidarietà a Salvetti dopo gli attacchi subiti.
Lunedì sera su Urban Livorno Amaranto Weekly dove è stato annunciato un altro summit societario a Genova, cui dovrebbe partecipare Aimo ed il Dir. Generale Bini. Intanto non trapelano indiscrezioni sulla risposta di Maurya all’invito di Salvetti; il punto nodale è sempre lo stesso: manca lo scorporo del debito dalla trattativa. Chi si impegnerebbe a coprire eventuali ‘debiti improvvisi’ dovuti per esempio a cause lavorative perse? É stato chiesto ai rappresentanti del Gruppo Maurya di evidenziare in una conferenza stampa lo stato delle cose.
Sulla Gazzetta dello Sport viene fatto poi il punto sulla situazione ripescaggi/riammissioni alla scadenza del termine per i ricorsi: Chievo in B e Carpi Novara e Samb in C tentano il disperato salvataggio; niente da fare per la Casertana. Qualche speranza per la Paganese. Presentata la graduatoria dalla LND: il Messina FC potrebbe rimpiazzare il rinunciatario Gozzano in C (ma l’Aglianese ha un punteggio più alto) ma poi seguono Latina, Fidelis Andria, Clodiense e Bra (ammesso che gli stadi siano a posto) Rimini e Siena. In C sono intenzionati Lucchese, Pistoiese ed Arezzo, il Fano chiede la riammissione. Altre notizie: Lambrughi alla Pergolettese e Dubickas e Bobb al Piacenza; Mazzarani alla Carrarese e Tavano a 42 anni in Eccellenza al Ponsacco.
Appare intanto un articolo sul forum Ale Livorno dal titolo Grazie Salvetti! Ora Riprendiamoci il Livorno nel quale si sottolinea il ruolo assunto dal sindaco che “è stato l’unico ad agire concretamente togliendo l’uso dello stadio a questa società” e “facendo da collante tra le varie componenti della tifoseria”. Viene poi criticata la reazione avuta “da chi in questi mesi non ha proposto alcuna alternativa credibile, le 3000 adesioni avrebbero meritato un dibattito democratico anziché limitarsi a comunicati”, chiaro riferimento alle posizioni della Curva Nord e dei Club amaranto.
Martedì sul Tirreno altro articolo di G.Corsi intitolato: Maurya e Tisone ci sono, tocca a Spinelli decidere, in cui si dice che l’unica strada per Spinelli è rappresentata dal fatto che riprenda la società per rivenderla ad uno dei due, ma uno degli intoppi è l’accollo dei debiti eccedenti i 2 milioni. Martedì stesso a Genova si sono presentati alcuni dipendenti guidati da Aimo per chiedere a Spinelli di non far morire la società. Per ciò che riguarda l’affitto della società servono subito 577.000 E (debiti sportivi) prima dell’iscrizione al campionato. Pura utopia.
Sul Telegrafo invece siamo ancora alle proteste dei tifosi contro Spinelli, con la promessa di battaglia esternata dalla Curva Nord in un suo comunicato, pronta ad andare contro ai numerosi interessi che Spinelli ha ancora in città.
Nella serata di martedì arriva la replica di Spinelli in un comunicato apparso per primo su Livorno Today dove Spinelli si chiama fuori: ”Basta tirarci in ballo, non spetta a me salvare la società” nel quale dice di aver venduto le sue quote per pressioni ambientali, non decido io il futuro del club, “Avendo in rappresentanza solo il 9% non posso decidere il futuro del club, per questo invitiamo le istituzioni locali a non tirarci in ballo, perché non spetta a noi risolvere i problemi degli attuali proprietari che lo sono dal Settembre 2020; dato che il 9 Luglio gli stessi hanno nominato liquidatore il dr. Pierpaolo Gherlone si chiede agli organi di stampa di non chiamare più in causa la Spininvest che non deve risolvere la situazione creata dagli acquirenti”. In serata opinioni diverse da due siti: secondo amaranta si è svolto a Genova l’incontro con Aimo ed i dipendenti del Livorno, secondo LivornoLive no.
Sul Tirreno di mercoledì campeggia il titolo: Tisone si tira indietro, Maurya no. Spinelli gelido: Non sta a me il salvataggio. Il comunicato della Spininvest viene subito smentito dalla dichiarazione di Tisone: “Da Genova hanno respinto la mia proposta”, dunque passo indietro comunicato già al sindaco. Chiarito anche il ‘giallo’ della visita dei dipendenti del Livorno che non è avvenuta perché da Genova hanno fatto sapere “che era inutile”; pare che il cambio di marcia sia dovuto al fatto che Spinelli ha ricevuto garanzie che in caso di fallimento non ci saranno ricadute sul figlio. A questo punto la situazione è chiarissima, Spinelli si sente al sicuro e se ne frega, il liquidatore non può accettare offerte che comportino il pagamento dei debiti dagli attuali soci perché Spinelli, carte alla mano, vi parteciperebbe solo per il 9% e gli altri soci non hanno o non vogliono pagarli. A tal proposito da segnalare l’intervento di Gianni Palumbo, l’ex team manager amaranto legato al Gruppo Maurya che contesta l’affermazione di Spinelli di avere solo il 9% dato che la FIGC ha dichiarato nulla la vendita di quote sociale ai Cerea Boys; promessa anche di venire allo scoperto “a bocce ferme”, con tanto di spiegazione dell’intera situazione debitoria.
Spiace dover segnalare ancora una volta un articolo fuorviante su LivornoLive: Chi vuole il Livorno in affitto senza debiti si faccia avanti entro il 19 Luglio; il titolo afferma che chi ‘affittasse’ il Livorno riuscirebbe ad evitare di accollassi i debiti. Innanzitutto chi lo facesse dovrebbe per forza, per iscriversi, pagare i debiti ai dipendenti (577.000 E) sempre che la FIGC approvi l’affitto, secondo i debiti erariali sarebbero solo dilazionati per 5 anni, non sparirebbero certo. Dubitiamo fortemente che la FIGC approvi tale manovra, soprattutto se presentata dal liquidatore (Gherlone) che fa parte dei ‘poco onorabili’ soci dell’AS Livorno non riconosciuti dalla stessa FIGC! E se è vero che il passaggio di quote avvenuto di fronte al notaio Segalerba è valido agli effetti civili non lo è a quelli sportivi e siccome è lì che il Livorno chiede di iscriversi…
Visto che siamo in tema di commenti ad articoli permetteteci una contestazione: come mai quando un ‘membro’ dell’attuale società esterna proprietà di quote che sono diverse da quanto conosciuto non viene mai fatta domanda di spiegare il motivo? Era successo tempo fa quando Gherlone aveva detto che i piemontesi hanno il 49% mentre sapevamo tutti che era il 52% (34% Sicrea-ceduto e ripreso il 17% da Presta) + 18% Aimo fa 52%; è riaccaduto ieri quando Spinelli ha detto di avere il 9% quando da tempo immemore si è detto che ha il 10% (lo aveva detto anche Salvetti!) ma perché chi intervista accetta passivamente quanto detto senza chiedere spiegazioni?
Giovedì nessun articolo cartaceo ma uno via web su amaranta intitolato Un Appello per Salvare il Livorno, nel quale si afferma che “per salvare il Livorno occorrono subito 900.000 E dato che Spinelli ha rinunciato al credito di 516.000 E (cosa peraltro smentita dallo stesso Spinelli che aveva detto l’avrebbe fatto se ci fosse stato un progetto serio, ma poi non l’ha fatto) ma la proposta ‘piemontese’ prevedeva il pagamento da parte di Spinelli di 700.000 E che non avverrà (dunque il progetto presentato non era serio). La proposta dell’articolo è di “chiamare a raccolta gli imprenditori locali o coloro che operano in città garantendo l’anonimato”, una cosa che spetterebbe alla politica o all’Amm. Comunale e che evidentemente non è riuscita se tentata in precedenza. Sperare che riesca adesso, quando la scadenza si avvicina sempre di più pare proprio un’utopia anche se, come si dice in questi casi, la speranza è l’ultima a morire.
Arrivano poi le sentenze dal Consiglio Federale della FIGC, esclusi dai professionisti: Chievo in B, Novara (4.5 milioni di passivo), Carpi (forse riparte dell’Eccellenza), Paganese, Samb e Casertana in C, il 21 limite per le riammissioni mentre il 22 possibilità di ricorso al Collegio di Garanzia del CONI. In caso di parere negativo TAR del Lazio e Consiglio di Stato, per chi ci si vuole avventurare. Cosenza possibile ripescata in B, ma ci pensa anche la Reggiana.
Trasmissione speciale di Amaranto su Urban Livorno in cui sono state rivelate gli sviluppi delle ultime ore, segnatamente alza bandiera bianca il Gruppo Maurya, il quale ha anche detto di non essere interessato alla Pro Livorno; è stato auspicato una specie di loro ‘coming out’ quando tutto sarà finito.
Notizia confermata da Livorno Today che nel sottotitolo afferma che Yogesh Maurya ha deciso di interrompere le negoziazioni dopo il no ai 2 milioni di E da parte dei soci, irricevibile la proposta di Gherlone dii scorporare il debito. Rivelati anche alcuni retroscena del passato (Iaconi esonerato dopo la sconfitta con lo Spezia, Mazzarri esonerato dopo la sconfitta col Bari, entrambe le decisioni rientrate grazie ai giocatori).
Conferma il Tirreno con in più il fatto che Gherlone ha detto che ‘tenteranno comunque l’iscrizione’, anche se viene chiesto un aiuto a Spinelli per partecipare al versamento di 800.000 E alla FIGC.
L’idea bizzarra è di iscrivere la società chiedendo a Spinelli di azzerare il credito di 516.000 E, partecipando al pagamento di 800.000 E (in che parte?) e poi trovare un altro soggetto interessato a rilevare il tutto. Cioè quello che è già stato proposto e rigettato. “Non saremo comunque noi a fare il prossimo campionato” conclude Gherlone.
Secondo LivornoLive Spinelli avrebbe risposto ai soci, ma le ‘indiscrezioni’ non sono né pessimistiche né ottimistiche (!)
A corollario arriva venerdì la notizia del furto compiuto allo stadio delle maglie di Morosini (Bologna ed Atalanta) che erano esposte in una teca nell’ufficio di presidenza.
Venerdì sulla Gazzetta dello Sport arriva la notizia che lo Spezia è stato sanzionato dalla FIFA con 2 anni di stop al mercato da Gennaio 2022 e 460.000 E di multa a causa di infrazioni al trasferimento e tesseramento di giocatori under 18 con ammissione di colpa da parte del club; qualcuno si ricorderà del reclamo del Livorno nel gennaio 2019 dopo una sconfitta in Liguria per il tesseramento di Okereke, ma allora la FIGC assolse lo Spezia.
Siamo in tema ormai di scenari sempre più spaventosi e l’ultimo proviene proprio da questo sito Livorno 24 in un articolo che ‘paventa’ la possibilità che sia proprio una non ben identificata cordata di esponenti dell’attuale proprietà a presentare un’offerta di acquisto per riprendersi la società con zero debiti e dipendenti e verosimilmente nella stessa categoria. Speriamo francamente che qualcuno glielo impedisca.
Altra trasmissione speciale su Urban Livorno venerdì sera, ma stavolta c’è la partecipazione di Angiolucci da New York (in macchina) e di Yogesh Maurya dall’India che danno la loro versione: il motivo per cui è fallita la trattativa è che non hanno mai ricevuto riposte ufficiali scritte, dunque non c’era volontà di vendere. Inoltre non hanno mai ricevuto i bilanci completi nonostante ripetute richieste perdendo un sacco di tempo. L’ultimo bilancio ricevuto è quello del 2019 e quello provvisorio del 2020 che non comprendono possibili cause legali in corso. Una due diligence ufficiosa è stata fatta, ma ha poco valore se i dati sono incompleti; va detto che Maurya non ha mai lasciato alcuna dichiarazione in merito finora, mettendosi sempre in una posizione di estrema professionalità; il risultato è stata una completa perdita di tempo a causa dei soci che hanno mostrato disinteresse alla vendita. Nemmeno l’accordo di non divulgazione è stato firmato dagli attuali soci. Presto per parlare di altre squadre cittadine. Risalto all’intervista di Maurya viene dato dal Telegrafo che ne riporta le cose più essenziali dette.
Sabato sul Tirreno rispunta Tisone: Compro ma alle mie condizioni il titolo dell’articolo dove Tisone, ricontattato da Gherlone gioved,ì ha ribadito di essere d’accordo a pagare per l’iscrizione ed a comprare la società e pagare una parte dei debiti, senza accettare soluzioni poco chiare come lo ‘scorporo’ dei debiti creando una bad company in cui confluirebbero insieme ai terreni di Fauglia. Stamani intanto altro incontro tra tifosi e sindaco.
Siamo dunque arrivati alla vigilia della settimana decisiva, la prossima infatti sancirà il destino del Livorno, tuttora appeso ad un filo. Anche se dopo quella che pare una fine già scritta è sperabile si apra un po’ il forziere delle ‘cose non dette’ per sapere qualche retroscena su una vicenda che definire sconcertante è poco.
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