Nonostante i problemi che attualmente ha l’US Livorno, comunque nelle vette alte della classifica, fortunatamente non ci sono più questioni societarie/aziendali che invece continuano ad attanagliare l’AS Livorno, società che continua ad essere affiliata alla FIGC anche se non ha alcuna squadra iscritta ad alcun campionato. Situazione paradossale questa i cui ultimi sviluppi sono da esaminare: il 26 Ottobre è stato sostituito il liquidatire della società, Pierpaolo Gherlone, arrestato insieme ad altre 14 persone e tuttora nel carcere delle Vallette di Torino, per un’accusa relativa ad una truffa per 38 milioni di Euro, come amministratore e liquidatore di imprese delle quali “pilotava il fallimento espropriandone poi i fondi patrimoniali, dopo aver falsificato e distrutto le contabilità” secondo Asti TV (servizio di Stefano Zunino da YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=lhaUswoEJWs; egli è difeso dall’avv. Serse Zunino che ha affermato l’assoluta estraneità dell’accusato all’associazione a delinquere. Ad oltre 2 mesi dall’arresto però è ancora dentro, a quanto risulta. Comunque Gherlone è stato sostituito da un certo Fabio Ferrara, titolare della FF & Partners ed iscritto all’Ordine dei Commercialisti ed Esperti Contabili di Torino, specializzato tra l’altro in fallimenti, nominato Amministratore Unico, il cui compito sarebbe quello di cercare di mantenere l’affiliazione dell’AS Livorno per riscuotere i crediti che ancora vanta (cessioni di Bogdan, Nunziatini, Di Gennaro ecc.) allo scopo dichiarato di ‘saldare i debiti coi dipendenti’. E’ difficile credere che questo sia lo scopo per cui tale società in stato di liquidazione permanga in vita, visto i precedenti, è certo che gli ex dipendenti possano definirsi creditori privilegiati, ma sarà comunque il tribunale che li definirà così al momento della dichiarazione di fallimento della società, cosa che non è avvenuta e dunque pone legittimi dubbi sul dove finiranno i crediti. Sorprendono poi le dichiarazioni degli stessi ex dipendenti che ‘implorano’ l’iscrizione di una qualsiasi squadra dell’AS Livorno per ricevere gli arretrati: ma credono davvero alle promesse fatte loro da qualche esponente dell’AS Livorno? La paventata iscrizione alla Terza Categoria non è avvenuta poiché non si è trovata nessuna società cittadina pronta ad aderire al progetto, ha dichiarato il nuovo AD, nonostante ci fosse un accordo con lo Young Fortezza per l’iscrizione di una squadra di pulcini, vanificato dalla fuga degli iscritti. Neppure l’iscrizione di una squadra di pulcini è andata a buon fine a causa del dietrofront di chi aveva in un primo momento acconsentito a ‘prestare’ i propri pargoli, dopo il diniego dei genitori. É evidente che l’AS Livorno non ha un briciolo di credibilità in città e che nessuno, a parte dirigenti allettati da eventuali compensi, può nemmeno prendere in considerazioni ipotesi del genere, come ha dichiarato lo stesso Ferrara intervistato da Livorno Today. Il fatto è che l‘AS Livorno è stata estromessa dal campionato Pulcini perché non si è presentata alle gare in programma, visto che non ha trovato una squadra, magari ci riproverà l’anno prossimo allestendo una squadra di pulcini piemontesi, vediamo chi darà loro il campo dove giocare. Piuttosto quello che non si capisce è come mai gli ex dipendenti non abbiano ancora chiesto il fallimento dell’AS Livorno avendone tutti i diritti. Tra l’altro se aspettano ancora non potranno più fare ricorso. In tutti i casi sembra che l’AS Livorno abbia ancora la prossima stagione di tempo per iscrivere una sua squadra e completare il suo progetto di incasso prima di decadere dall’affiliazione alla FIGC, una bizzarria che speriamo sia portata all’attenzione e corretta dal nuovo commissario della Lega Dilettanti, Giancarlo Abete dopo le dimissioni di Cosimo Sibilia anche se, visti i precedenti dell’ex Presidente della FIGC, non c’è molto in cui sperare.
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