Cecina. Al termine del match Cecina-Pro Livorno un giocatore rossoblù scaglia una bottiglia in tribuna e colpisce una bambina di 4 anni.
Una bottiglietta piena di acqua finisce in testa a una bambina e scatena il caos sugli spalti dello stadio Rossetti di Cecina. La piccola di 4 anni, nel pomeriggio di questa domenica è stata portata in pronto soccorso. Intervenuti sul posto polizia e carabinieri.
Era appena terminata la partita fra Cecina e Pro Livorno Sorgenti, girone C di Promozione (2 a 1 per gli ospiti il risultato), quando si sono accesi tafferugli sugli spalti. Il gesto inconsulto di un giocatore della formazione di casa, l’attaccante Simone Rossetti, al termine della partita non è andato giù ai tifosi labronici.
Il 27enne, residente a Venturina, ha preso una delle bottiglie di acqua a bordo campo e l’ha scagliata fuori dal campo andando a colpire alla testa una bambina di 4 anni, figlia di un giocatore della Pro Livorno. La piccola era in braccio alla mamma, seduta sugli spalti insieme a un gruppo di tifosi della squadra ospite. Per fortuna le conseguenze fisiche non sono risultate preoccupanti, al pronto soccorso è stata dimessa nel tardo pomeriggio, con un referto di cinque giorni.
E’ chiaro che quanto accaduto abbia scatenato la rabbia della tifoseria livornese, così sulla tribuna sono scoppiati tafferugli tra i sostenitori del Cecina e quelli della Pro Livorno, tanto che è stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine.
La polizia ha acquisito i filmati delle telecamere posizionati sugli spalti e ha invitato Rossetti a presentarsi in commissariato per ricostruire l’accaduto. L’attaccante, nel tardo pomeriggio, si è recato al posto di polizia ed ha fornito la sua versione dei fatti. Versione che gli agenti confronteranno con le immagini a loro disposizione, prima di emettere eventuali sanzioni nei confronti dell’attaccante rossoblù.
di Maila Ercoli @riproduzione riservata 20/11/17
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